MILANO (MF-DJ)--I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona hanno accelerato al rialzo con il Btp sotto pressione e con lo spread che ha chiuso in allargamento a un soffio dai 119 punti base dopo che la Bce, nel comunicato post riunione, e il presidente Christine Lagarde, nella conferenza stampa, hanno ribadito che "se le condizioni di finanziamento favorevoli possono essere mantenute mediante flussi di acquisti di attivitá che non esauriscano la dotazione nell'orizzonte degli acquisti netti del Pepp, non sará necessario utilizzare appieno la dotazione".

"Come previsto, la BCE non ha apportato cambiamenti significativi alla sua politica e resta fermamente impegnata a mantenere condizioni finanziarie favorevoli", commenta David Riley, Chief Investment Strategist di BlueBay AM. "L'unica piccola sorpresa nel policy statement è stata l'inclusione della possibilitá che non vengano utilizzati tutti i 1.850 miliardi di euro del Pepp se si manterranno condizioni finanziarie favorevoli", continua l'esperto, sottolineando però come "non si tratta di una novitá ma, considerando i rischi di downside per l'outlook di breve termine, ciò rende il policy statement leggermente piú falco, ed euro e rendimenti obbligazionari si sono mossi in leggero rialzo in risposta".

"Sebbene Lagarde", continua lo strategist, "non sia stata colomba tanto quanto speravano alcuni operatori di mercato, è chiaro il messaggio che la Bce resta saldamente impegnata a preservare delle condizioni finanziarie favorevoli". La sfida per l'Eurotower, conclude Riley, "sorgerá se si concretizzeranno dei rischi al ribasso per l'outlook economico o se la ripresa nel secondo semestre sará piú forte delle attese".

"Niente di nuovo" dalla Bce, aggiungono gli strategist di Mps Capital Services. "Le uniche annotazioni sono l'aver messo per la prima volta nero su bianco che il Pepp non deve essere utilizzato necessariamente per intero e un atteggiamento cautamente ottimista sulle prospettive di crescita".

Detto questo Lagarde affronta senza dubbio un "compito arduo" nel riportare l'inflazione veros il target del 2% e la recente forza dell'euro potrebbe rendere questo compito ancora piú difficile, afferma Jai Malhi, strategist di Jp Morgan Asset Management.

Per Malhi un ulteriore rafforzamento dell'euro potrebbe rivelarsi il catalizzatore per ulteriori azioni da parte della Bce e potrebbe persino portare alla discussione di tassi di interesse ancora piú in negativo.

Allo stesso modo, se il lancio del vaccino non accelera e le condizioni economiche si deteriorano ulteriormente, la Bce sará ancor piú sotto pressione affinchè aumenti gli acquisti di asset e rafforzi la comunicazione, conclude Malhi.

alb

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January 21, 2021 12:19 ET (17:19 GMT)