MILANO (MF-DJ)--Il Pmi servizi italiano, nella lettura definitiva di dicembre, si è attestato a 39,7 punti dai 39,4 di novembre, deludendo il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal che si aspettavano una lettura a quota 45 punti.

Il dato "non ci ha fornito molte notizie positive sul settore terziario, che è rimasto in un profondo stato di contrazione viste le nuove misure restrittive. L'attivitá economica ha di nuovo registrato un calo sostanziale, con la domanda nazionale ed estera ulteriormente soffocata dalle misure adottate", afferma Lewis Cooper, economista di Ihs Markit.

L'esperto fa comunque notare che "alla fine del quarto trimestre l'ottimismo è aumentato, sui massimi da tre mesi, grazie alle notizie positive sul vaccino e alle speranze di una forte ripresa economica nel 2021".

Ciononostante, conclude Cooper, "il terziario rimane un freno significativo per la prestazione economica italiana, con un rapido crollo dell'attivitá che ha controbilanciato il miglioramento della produzione manifatturiera. Fino a quando le restrizioni non verranno allentate, la contrazione del settore terziario inciderá pesantemente su qualsiasi ripresa".

L'indice Pmi manifatturiero dell'Italia, pubblicato lunedì scorso, si è invece attestato a 52,8 punti, in calo dai 53,1 di novembre ma al di sopra del consenso raccolto dal Wsj a 51,5 punti.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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January 06, 2021 05:02 ET (10:02 GMT)