Il numero due mondiale del settore, l'americana Concentrix, il cui principale azionista è Groupe Bruxelles Lambert, ha pubblicato ieri i suoi risultati trimestrali che non sono stati accolti bene dal mercato. Tutta la stampa ha già commentato la notizia e il suo effetto sulla valutazione in Borsa della francese Teleperformance, leader mondiale del settore.
Gli analisti di MarketScreener, va detto, non sono rimasti sorpresi quando hanno letto i risultati. In effetti, non sono così terribili come potrebbe far pensare il crollo della capitalizzazione di mercato di Concentrix, che ieri ha perso il 19% del suo valore in una sola seduta.
La crescita è indubbiamente lenta e le vendite stagnanti, ma questo non poteva sorprendere se non quegli osservatori ingenui — o interessati — che avevano preso alla lettera le proiezioni eccessivamente ottimistiche delle banche d’investimento al momento dell'acquisizione di Webhelp da parte di Concentrix.
Per quanto riguarda il calo dell'utile operativo della società americana in questo trimestre, a questo punto è dovuto essenzialmente a un onere di ammortamento non monetario legato proprio all'operazione di acquisizione.
Depurato da questa voce — ma non i costi di integrazione, che gli analisti di MarketScreener, a differenza dei loro colleghi, rifiutano di considerare come un onere eccezionale — il margine operativo di Concentrix rimane più o meno paragonabile alla sua media storica.
Gli azionisti di Teleperformance, invece, sapevano a cosa andavano incontro. Fin dalla fine della pandemia, Daniel Julien, il cui successore è stato messo da parte in un colpo di stato interno, aveva avvertito che la crescita del mercato si era arrestata.
Di conseguenza, entrambi i gruppi si stanno dunque frenando, mentre cresce il timore di una profonda perturbazione del settore da parte delle nuove tecnologie di intelligenza artificiale. Non resta che aspettare e vedere, perché se da un lato i timori sono legittimi, dall'altro la capacità di Concentrix e Teleperformance di capitalizzare su queste nuove tecnologie sembra molto reale.
Come sappiamo, Concentrix ha adottato una strategia di crescita esterna molto aggressiva per recuperare il ritardo rispetto al concorrente francese. Il gruppo americano, che quest'anno dovrebbe raggiungere un fatturato di 9,5 miliardi di dollari, ha quasi quintuplicato le vendite e gli utili in sette anni.
In totale, avrà investito 4,5 miliardi di dollari in acquisizioni nel periodo, generando un utile aggiuntivo al netto delle imposte compreso tra 250 e 350 milioni di dollari all'anno. Il rendimento sembra quindi equo.
Il punto critico è l'elevato indebitamento, pari a x3,5 EBITDA, conseguenza diretta di una strategia di espansione finanziata con leva. Con questi parametri, qualsiasi calo dell'utile operativo riduce improvvisamente la solvibilità, quindi non sorprende che gli azionisti siano preoccupati.
Questo rischio è ancora più preoccupante se si considera che la redditività di Concentrix si è costantemente deteriorata negli ultimi trimestri. Teleperformance non è immune da questa tendenza, ma in misura molto minore. Anche il gruppo francese ha un curriculum convincente in questo settore.
Si veda Teleperformance SE: le cifre dicono altro.
A parità di altre condizioni, MarketScreener stima che il debito netto di Concentrix rappresenti quasi otto anni di free cash flow. Anche Teleperformance è messa molto meglio, con un debito netto che rappresenta tra i tre e i quattro anni di cash-flow.