Intorno alle 10,30 le azioni cedono il 5,2% a 8,8 euro con oltre 3,2 milioni di pezzi passati di mano a fronte di una media a 30 giorni di oltre 3,9 milioni per l'intera seduta. Il titolo ha un saldo positivo di circa il 34% da inizio anno sulle attese di una graduale ripresa delle attività di perforazione petrolifera post pandemia.

Il gruppo italo-argentino ha chiuso il primo trimestre con Ebitda in calo del 30% a 196 milioni di dollari su ricavi per 1,18 miliardi di dollari, in discesa del 33%. Rispetto al trimestre precedente, si legge in una nota, i ricavi mostrano un aumento del 5%, con la ripresa in Nord America temperata da minori vendite nell'emisfero orientale.

"Il dato sull'Ebitda non è piaciuto e per questo si vende", osserva un trader. Secondo un primario broker italiano, "l'Ebitda è leggermente piu' basso, l'utile netto molto meglio delle attese, l'outlook costruttivo".

(Giancarlo Navach, in redazione Stefano Bernabei)