ROMA/MILANO (Reuters) -L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ritiene che le misure presentate da Telecom Italia (Tim) e Dazn per la visione delle partite di Serie A sono idonee a evitare un provvedimento cautelare e quindi la trasmissione del campionato può partire regolarmente.

L'Antitrust ha quindi concluso il procedimento cautelare relativo ad alcune clausole dell'accordo, in quanto le misure adottate dalle due società "mirano, nel loro complesso, a evitare possibili discriminazioni nella fruizione del servizio", evitando che ci sia "un danno grave e irreparabile per la concorrenza".

In particolare, si legge in una nota del garante della concorrenza, le parti hanno rappresentato che sin dall'1 agosto sarà possibile disporre dei contenuti Dazn con TIMVision senza la necessità di dover sottoscrivere un abbonamento con Tim.

Oltre a conservare una piena libertà nell'applicare sconti e promozioni, Dazn si è impegnata a fornire servizi per la visione sul digitale terrestre delle partite in caso di problemi di connessione, prosegue la nota.

Più in generale, Dazn ha garantito la fruizione del servizio a tutti gli utenti che hanno installato l'app, a prescindere dall'operatore di riferimento, attraverso apposite iniziative tecniche di interconnessione con gli operatori di rete, ponendo in essere i necessari investimenti infrastrutturali, si legge.

L'8 luglio scorso l'Antitrust, dopo una serie di segnalazioni da parte dei competitor di Tim, aveva avviato un'istruttoria su alcune clausole dell'accordo fra Tim e Dazn per la distribuzione dei diritti tv per la Serie A nel triennio 2021-2024 ritenendo che potessero minare la concorrenza nel mercato della pay-tv e del mercato della connettività a banda larga..

L'Antitrust, che continuerà a monitorare l'effettiva implementazione delle misure tecniche prospettate, si era riservata la possibilità di intervenire in via cautelare nel corso dell'istruttoria, che si concluderà entro il 30 giugno 2022.

Ieri sera intanto Tim ha diffuso i conti del secondo trimestre, dopo l'aggiornamento della guidance annunciato la scorsa settimana, che posticipa l'obiettivo di stabilizzare l'Ebitda after lease di gruppo all'anno prossimo.

Il gruppo ha archiviato il secondo trimestre con ricavi pari a 3,815 miliardi di euro, in crescita dell'1% su anno, il primo segno positivo dal terzo trimestre del 2018. Ancora in calo il fatturato a livello domesitco, giù dell'1%. Nel trimestre aprile-giugno, L'Ebitda organico after lease del gruppo è sceso del 7,4% a 1,43 miliardi di euro contro attese pari a 1,44 miliardi.

Intorno alle 12 il titolo Tim, dopo aver lasciato sul terreno circa il 17% negli ultimi tre mesi, sale del 2% a 0,3788 euro. L'indice delle blue-chip di Piazza Affari viaggia in rialzo dello 0,8%, dopo aver guadagnato il 2,5% circa negli ultimi tre mesi.

(Elvira Pollina, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)