SINGAPORE (Reuters) - Gli index provider globali MSCI Inc, FTSE Russell e S&P Dow Jones hanno detto che escluderanno tre aziende cinesi di telecomunicazioni dai propri benchmark, in risposta al divieto d'investimento imposto dagli Usa, decisione che ha provocato il crollo dei prezzi delle azioni.

L'esclusione si aggiunge a quella di altri titoli a causa del divieto statunitense e costringe agli investitori passivi, come i fondi indicizzati, a vendere le azioni.

Le tre società - China Mobile, China Telecom e China Unicom Hong Kong - contano molti investitori passivi e le loro azioni sono crollate in seguito agli annunci, cancellando circa 5,6 miliardi di dollari di capitalizzazione oggi alla borsa di Hong Kong.

MSCI ha annunciato la rimozione delle aziende dai propri indici cinesi a partire dall'8 gennaio, mentre FTSE Russell ha segnalato l'esclusione dei titoli dalla serie Global Equity Index e dagli indici della Cina continentale dall'11 gennaio.

S&P Dow Jones Indices rimuoverà i titoli quotati a Hong Kong delle tre società e le obbligazioni China Telecom e China United Network Communications Co Ltd il 12 gennaio.

"Se sei un fornitore di indici passivi, ovviamente, devi toglierti di mezzo", ha detto Kay Van Petersen di Saxo Capital Markets a Singapore.

"E ovviamente se sei attivo e sai che i fornitori di indici dovranno togliersi di mezzo, non resterai a guardare quando inizieranno a vendere".

I tagli degli indici giungono in risposta a un ordine del presidente statunitense Donald Trump, che impedisce agli americani di investire in aziende cinesi che secondo gli Stati Uniti hanno legami con l'esercito cinese, a partire da novembre 2021.

La Cina ha criticato la decisione come un'oppressione ingiustificata e diverse società coinvolte nel divieto hanno negato di avere legami militari.

(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Maria Pia Quaglia)