(Reuters) -Toyota Motor Corp ha annunciato che ridurrà la produzione globale per il mese di settembre del 40% rispetto ai piani, andando ad aggiungersi alla folta schiera di case automobilistiche costrette a tagliare la produzione a causa di una scarsa disponibilità di semiconduttori, critica per il settore.

Il gruppo automobilistico giapponese, numero uno al mondo per volumi di vendita, se l'è cavata meglio delle rivali grazie a maggiori riserve di semiconduttori accumulate nell'ambito di un piano di continuità adottato in seguito al terremoto del 2011 e al disastro nucleare di Fukushima. Ma una recrudescenza dei casi di Covid-19 in tutta l'Asia ha aggravato la crisi dei semiconduttori.

Un dirigente Toyota ha detto che i tagli di settembre riguarderanno 14 fabbriche in Giappone e stabilimenti all'estero e che il gruppo ridurrà la produzione globale prevista quel mese di circa 360.000 veicoli.

Il titolo ha chiuso in calo del 4,4%, la flessione giornaliera più pesante da dicembre 2018, trascinando l'indice Nikkei a un minimo di sette mesi.

Toyota ha detto questo mese che si trova di fronte a un contesto di business imprevedibile a causa dei nuovi casi di Covid-19 nelle economie emergenti, della carenza di semiconduttori e dell'impennata dei prezzi dei materiali. La casa automobilistica aveva già sospeso le linee di assemblaggio in alcune fabbriche giapponesi tra la fine di luglio e l'inizio di agosto, incluso lo stabilimento di Tahara, a causa di un aumento delle infezioni in Vietnam che ha limitato la fornitura di parti di ricambio, secondo quanto riferito in precedenza dal quotidiano Nikkei. Una fonte a conoscenza della questione ha detto a Reuters questo mese che Toyota ha anche sospeso la produzione in una linea di assemblaggio a Guangzhou, in Cina, che gestisce con il partner cinese di joint-venture Guangzhou Automobile Group . Anche in Thailandia, il mese scorso Toyota ha sospeso la produzione in tre fabbriche a causa della carenza di componenti dovuta alla pandemia.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)