ROMA (MF-DJ)--Occorre aprire "un tavolo di crisi ad hoc per il settore del trasporto aereo finalizzato a individuare sia soluzioni di carattere industriale sia di sostegno al reddito e all'occupazione, affinché si possa evitare quella che si configurerebbe come una vera e propria catastrofe sociale".

E' quanto chiede il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, in una lettera inviata ai ministri dei Trasporti, dello Sviluppo economico, dell'Ecoinomia e del Lavoro, auspicando che "il confronto si avvii prima possibile".

"La situazione di crisi nella quale versa l'industria del trasporto aereo a seguito della crisi pandemica si sta facendo, di giorno in giorno, sempre più drammatica e i tempi di ripresa appaiono purtroppo incerti", sottolinea Pellecchia, aggiungendo che "le limitazioni al movimento delle persone imposto dalle misure di contrasto alla diffusione del virus ed il conseguente crollo della domanda di traffico passeggeri, stanno causando la crisi ed il tracollo delle imprese di tutta la filiera: vettori, gestori aeroportuali, società di handling e di catering, servizi aeroportuali".

"Già dal mese di aprile 2020 migliaia di lavoratori versano in condizioni di precarietà", in particolare "si segnala la gravissima situazione in cui versano i lavoratori delle compagnie aeree Air Italy, Norwegian e Ernest, tutte società che hanno dismesso o stanno dismettendo le attività operative basate in Italia con rischio di licenziamento dei lavoratori con l'aggravio per il nostro Paese sia in termini di costi degli ammortizzatori sociali sia della perdita di elevatissime professionalità impoverendo il tessuto industriale".

com/rov

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January 21, 2021 12:00 ET (17:00 GMT)