L'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha citato la CNN per diffamazione lunedì, chiedendo 475 milioni di dollari di danni punitivi e sostenendo che la rete ha condotto una "campagna di diffamazione e calunnia" contro di lui.

Nella sua causa, depositata presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Fort Lauderdale, in Florida, Trump sostiene che la CNN ha usato la sua considerevole influenza come organizzazione giornalistica leader per sconfiggerlo politicamente.

La CNN ha rifiutato di commentare il caso.

Trump, un repubblicano, sostiene nella causa di 29 pagine che la CNN aveva un lungo curriculum di critiche nei suoi confronti, ma che aveva intensificato i suoi attacchi negli ultimi mesi perché la rete temeva che si sarebbe ricandidato alla presidenza nel 2024.

"Come parte del suo sforzo concertato per far pendere l'equilibrio politico verso sinistra, la CNN ha cercato di macchiare il querelante con una serie di etichette sempre più scandalose, false e diffamatorie di 'razzista', 'lacchè russo', 'insurrezionalista' e infine 'Hitler'", si legge nella causa.

La causa elenca diversi casi in cui la CNN è apparsa paragonare Trump a Hitler, compreso un servizio speciale del gennaio 2022 del conduttore Fareed Zakaria che includeva filmati del dittatore tedesco.

Trump, che nel 2020 ha perso un'offerta di rielezione contro il democratico Joe Biden, non ha detto se cercherà di essere rieletto.

La causa arriva mentre l'ex Presidente 76enne deve affrontare notevoli problemi legali, tra cui un'indagine penale da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per aver conservato documenti governativi nella sua tenuta di Mar-a-Lago, in Florida, dopo aver lasciato l'incarico nel gennaio 2021.

Trump è stato citato in giudizio il mese scorso dal Procuratore Generale dello Stato di New York, Leticia James, che lo ha accusato di aver mentito a banche e assicurazioni sul valore dei suoi beni.

Inoltre, una commissione del Congresso sta indagando sull'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori di Trump, concentrandosi sul ruolo dell'ex Presidente nell'attacco. (Servizio di Dan Whitcomb; Servizio aggiuntivo di Kanishka Singh; Redazione di Jonathan Oatis)