ROMA (MF-DJ)--Passa da Roma la ricerca di una via d'uscita politico-diplomatica dalla guerra. Joe Biden e Xi Jinping hanno deciso di far incontrare oggi in Italia Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, e Yang Jiechi, membro del Politburo e responsabile degli Affari esteri del Comitato centrale comunista. Il luogo del vertice è stato scelto dagli americani. Sullivan parlerà anche con Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico di Draghi. Washington vorrebbe soprattutto convincere Pechino a non concedere a Putin una via di fuga dalle sanzioni.

Ma ieri sera, scrive il Corriere della Sera, fonti americane hanno rivelato un retroscena allarmante: Mosca avrebbe chiesto ai cinesi sostegno militare, per ripianare le perdite di equipaggiamento distrutto dai difensori ucraini. Di quali armamenti ha bisogno l'Armata russa? I funzionari di Washington non lo rivelano, né commentano sulla risposta di Pechino. Questa mossa russa (apparentemente disperata) che porterebbe a un allargamento della crisi spiegherebbe la fretta americana di organizzare un incontro con i cinesi e anche il fatto che Pechino invia un dirigente superiore in grado a Sullivan.

Al momento, l'obiettivo dichiarato da Sullivan è "assicurarci che la Cina non aiuti la Russia a compensare le perdite inflitte dalle sanzioni. Ci sarebbero conseguenze di fronte a manovre per evaderle", ha detto alla Cnn.

Mosca invece spera di poter contare sulla sponda cinese dopo che il 4 febbraio Putin e Xi si sono promessi una collaborazione "senza limiti, in tutti i campi". Il ministro russo delle Finanze Anton Siluanov proprio ha osservato che: "Parte delle nostre riserve di valuta estera sono in yuan cinesi, vediamo che c'è pressione su Pechino, ma penso che il nostro rapporto con la Cina non solo resisterà, ma si allargherà". Quella del ministro è la prima richiesta esplicita di aiuto (finanziario) che la Russia rivolge alla Cina.

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March 14, 2022 03:15 ET (07:15 GMT)