MILANO (MF-DJ)--Un convoglio di quattro navi cariche, con un carivo di più di 161.000 tonnellate di mais, olio di semi di girasole e altri prodotti alimentari, è partito ieri dal porto di Odessa.

E' il secondo convoglio a lasciare l'Ucraina in tre giorni in base all'accordo raggiunto con la Russia grazie alla mediazione delle Nazioni Unite e della Turchia, che mira ad alleviare una crisi alimentare globale mentre aumentano i prezzi dei prodotti a causa dell'invasione russa dell'Ucraina.

La guerra ha bloccato milioni di tonnellate di grano e altri prodotti alimentari nel Paese. L'accordo firmato il mese scorso è il risultato di mesi di trattative mediate dalla Turchia e dall'Onu. Otto navi in totale hanno lasciato i porti di Odessa questo mese in base all'accordo sul grano. A dimostrazione che le spedizioni potrebbero continuare, la prima nave pronta per esportare il grano ucraino è arrivata a Odessa, secondo i funzionari ucraini e i dati di localizzazione della nave. "Il nostro prossimo passo è garantire la capacità dei porti ucraini di gestire più di 100 navi al mese", ha twittato il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, che ha firmato l'accordo il mese scorso.

I prodotti alimentari spediti da Kiev sono vitali per i Paesi destinatari, tra cui il Libano, mentre le entrate derivanti dalle esportazioni sono cruciali per l'economia in difficoltà dell'Ucraina. La Russia, nel frattempo, deve affrontare un calo dei ricavi derivanti dalle esportazioni a causa di sanzioni e restrizioni valutarie.

I dati pubblicati dal ministero delle Finanze russo la scorsa settimana mostrano i ricavi del petrolio e del gas, che la Russia ha utilizzato per finanziare la sua campagna militare in Ucraina, più che dimezzati a luglio rispetto ad aprile, passando da 1.797,7 miliardi di rubli a 770,5 miliardi di rubli.

cos


(END) Dow Jones Newswires

August 08, 2022 03:50 ET (07:50 GMT)