ROMA (MF-DJ)--La «battaglia» dei cereali che da Russia e Ucraina, granaio del mondo, sta avendo effetti in tutto il pianeta continua a vivere giornate cruciali. Aspettando che si sblocchino i porti, però, le vie alternative iniziano a funzionare: è arrivato infatti in Lituania, al porto di Klaipeda (attraverso la Polonia) il primo treno merci con carico di grano dall'Ucraina.

Lo scrive il Corriere della Sera spiegando che se da una parte gli ucraini che cercano di aggirare il blocco dei porti del Mar Nero per far arrivare il grano in Europa, dall'altra i russi, secondo le ricostruzioni fatte a Bruxelles dai vertici della Ue, continuano a rubarlo o a distruggerne le scorte. Tanto da indurre anche la Cina a intervenire, chiedendo - per bocca del ministro degli Esteri Wang Yi durante il colloquio telefonico avuto con l'omologa tedesca Annalena Baerbock - un «canale verde» per l'export di grano da parte di Ucraina e Russia, proponendosi di fare da tramite «per mantenere la comunicazione con tutte le parti» coinvolte nel conflitto.

Il rischio di una crisi alimentare globale preoccupa quindi le grandi potenze (anche il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, nei giorni scorsi ha lanciato l'allarme): secondo l'Onu agli attuali 276 milioni di individui che nel mondo, dopo la pandemia, soffrono la fame (prima del Covid erano 135 milioni) rischiano di aggiungersene 47 milioni. «Perciò ora occorre fare pressione sulla Russia perché permetta l'export dai porti», ha sottolineato ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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