BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha avviato delle consultazioni sul futuro del settore delle telecomunicazioni in Europa, dando il via a un processo che potrebbe portare a imporre a Google, Apple, Meta Platform e Netflix il pagamento di alcuni costi di rete.

Secondo gli operatori telefonici le aziende, tra cui Amazon e Microsoft, rappresentano più della metà del traffico internet di dati.

Le Big Tech a loro volta ritengono che si tratti di una tassa su Internet che minerà le regole di neutralità della rete Ue, che prescrivono di trattare tutti gli utenti allo stesso modo.

I funzionari Ue hanno detto che le consultazioni, della durata di 12 settimane, riguarderanno il "contributo equo di tutti gli operatori digitali". Le aziende del settore tecnologico e delle telecomunicazioni dovranno rispondere a 60 domande.

Dopo le consultazioni, la Commissione proporrà probabilmente una normativa che dovrà essere concordata con i Paesi Ue prima di diventare legge.

Agli intervistati verrà chiesto se i Caps (fornitori di contenuti)/Ltgs (grandi generatori di traffico) debbano essere soggetti a un meccanismo obbligatorio di pagamenti diretti per finanziare lo sviluppo della rete, secondo un documento visto da Reuters il mese scorso.

Nel questionario viene chiesto anche se l'Ue debba creare un'imposta o un fondo europeo o digitale.

"Questa consultazione è un passo positivo e urgente per affrontare i principali squilibri dell'ecosistema Internet a vantaggio degli utenti finali europei", ha comunicato l'Organizzazione europea degli operatori di telecomunicazioni Etno in una nota. 

Il gruppo tecnologico Computer & Communications Industry Association (Ccia) ha criticato la proposta.

"I cittadini europei pagano già gli operatori di telecomunicazione per l'accesso a Internet, non dovrebbero pagarli una seconda volta attraverso servizi di streaming e cloud più costosi", ha detto Christian Borggreen, vicepresidente senior di Ccia Europe.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Francesca Piscioneri)