MILANO (MF-DJ)--La spinosa direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici (Epbd), che fa parte del pacchetto 'Fit For 55', si avvicina al primo traguardo dopo più di un anno dalla presentazione della proposta di revisione da pare della Commissione europea.

Domani alle 10h00 a Bruxelles la Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Ue voterà sul testo presentato, lo scorso giugno, dall'eurodeputato del Partito dei Verdi, Ciaran Cuffe, che propone una prima serie di emendamenti rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea. Tale proposta era infatti stata fortemente criticata per la rigiditá dei paletti introdotti e le tempistiche delineate, dato che avrebbe scatenato una corsa contro il tempo per avviare le ristrutturazioni e avere immobili efficienti dal punto di vista energetico già dal 2027.

Tra gli emendamenti principali dell'Eurocamera, spicca quello sulla classe energetica degli edifici residenziali. In particolare, rispetto alla proposta della Commissione, che puntava ad avere edifici di classe F nel 2030 e di classe E nel 2033, il compromesso raggiunto in Parlamento prevede una classe energetica obbligatoria minima pari alla E nel 2030 e alla D nel 2033. Nonostante le modifiche apportate dagli eurodeputati si tratta comunque di obiettivi sfidanti se consideriamo che, secondo le stime di Enea, le abitazioni in classe inferiore alla D in Italia sono circa il 74%, ovvero 11 milioni di immobili (34% G, 23,8% F, 15,9% E).

E' però vero che sono previste numerose deroghe a queste regole. Sono esclusi gli edifici storici, i luoghi di culto, le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all'anno, gli edifici indipendenti con superficie inferiore a 50 metri quadri, gli edifici usati dalle forze

armate e a scopo di difesa e i siti industriali. Inoltre, possono essere esentati dalle regole sulla classe energetica gli edifici di edilizia residenziale pubblica e i vari Paesi membri possono chiedere alla Commissione di adattare gli obiettivi fissati a Bruxelles per alcune tipologie di edifici residenziali, per motivi di fattibilità tecnica ed economica.

Se tutto andrà come previsto domani, la direttiva sarà votata in plenaria nella settimana del 13 marzo. In tale occasione gli eurodeputati definiranno la posizione del Parlamento, prima che vengano avviati i negoziati con il Consiglio dell'Ue. Una volta che sarà stato raggiunto un accordo con i rappresentanti dei 27 Paesi membri dell'Unione, il testo passerà nuovamente al Parlamento per un voto in commissione e, poi, per il voto finale in plenaria.

cos


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February 08, 2023 09:21 ET (14:21 GMT)