BERLINO (Reuters) - L'Unione europea può ancora trovare un accordo sull'embargo per il petrolio russo nei prossimi giorni o ricorrere ad "altri strumenti" se non dovesse accadere.

Lo ha detto il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck durante i colloqui del Gruppo dei Sette a Berlino.

L'esecutivo Ue ha proposto l'embargo come sanzione più severa imposta alla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina. Finora, però, i colloqui non hanno portato a una svolta, con l'Ungheria, paese della Ue più vicino a Mosca, che ha posto un veto alla proposta.

Habeck ha detto che tutti i Paesi della Ue devono ridurre la loro dipendenza dal petrolio

"Questo include anche l'Ungheria. Se la discussione parte da questa argomentazione, un accordo dovrebbe essere possibile. Se si includono altre questioni nella discussione sull'embargo per il petrolio, sarà molto, molto difficile", ha affermato il ministro.

"So che sono in corso intense discussioni. Tra cinque giorni ci sarà il prossimo consiglio della Ue e presumo che quello sia il corridoio in cui o si raggiunge un accordo o si dovranno prendere in considerazione altri strumenti".

Il ministro tedesco non ha specificato quali potrebbero essere questi altri strumenti.

Habeck ha parlato mentre i ministri dell'Energia, del Clima e dell'Ambiente del G7 si apprestavano a discutere di come continuare a rispettare gli obiettivi sul cambiamento climatico durante i colloqui, su cui incombono l'ombra dell'impennata dei costi dell'energia e i timori per l'approvvigionamento di carburante, innescati dalla guerra in Ucraina.

(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Gianluca Semeraro)