Il progetto, denominato Global Gateway, è visto come la risposta della Ue all'iniziativa cinese Belt and Road e si concentrerà sui settori della digitalizzazione, della salute, del clima, dell'energia e dei trasporti, nonché su istruzione e ricerca.

I fondi europei, sotto forma di sovvenzioni, prestiti e garanzie, proverranno dalle istituzioni della Ue, dai governi, dalle istituzioni finanziarie del blocco e dalle banche nazionali per lo sviluppo.

"La Ue offrirà finanziamenti a condizioni eque e favorevoli al fine di limitare il rischio di difficoltà del debito", ha detto la Commissione in una nota.

"In effetti gli Stati hanno bisogno di offerte migliori e differenti (rispetto all'iniziativa cinese)", ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen in conferenza stampa. "È una vera alternativa", ha aggiunto.

La Cina ha dato il via al progetto Belt and Road per aumentare i propri legami commerciali con il resto del mondo nel 2013 ed ha speso somme significative per lo sviluppo delle infrastrutture in diversi paesi in tutto il globo.

Ma i funzionari Ue lasciano intendere che i termini di finanziamento offerti da Pechino nel quadro di questa iniziativa sono spesso poco convenienti o trasparenti, e che rendono alcuni paesi più poveri, specialmente quelli africani, dipendenti alla Cina attraverso il debito.

"Senza la necessaria trasparenza, una buona governance e alti standard i progetti possono essere scelti e pensati male, lasciati incompleti o utilizzati per alimentare la corruzione. Questo non solo rallenta la crescita e impoverisce le comunità locali, ma in ultima analisi crea dipendenze, che limitano la possibilità dei paesi di prendere decisioni", ha detto la Commissione.

La Commissione ha spiegato che il Global Gateway punterà a forgiare legami con gli altri paesi senza generare dipendenza.

"Si focalizzerà sulle infrastrutture fisiche- come cavi in fibra ottica, corridoi di trasporti puliti, linee di trasmissione energetica verdi- sul rafforzamento delle reti digitali, dei trasporti e dell'energia", secondo la Commissione.

"Creerà inoltre un ambiente favorevole all'esecuzione dein progetti, grazie a condizioni di investimento e di commercio attraenti e positive per le imprese, convergenze regolatorie, standardizzazione, integrazione delle catene degli approvvigionamenti e dei servizi finanziari".

Secondo la Commissione aiutando gli altri Stati, l'Ue promuove i propri interessi e rinforza le proprie catene di approvvigionamenti, tema su cui ha mostrato la propria vulnerabilità durante la pandemia.

"Il piano contribuirà ad aprire nuove opportunità commerciali per l'economia europea, nella quale circa 38 milioni di posti di lavoro dipendono dal commercio internazionale", ha detto la Commissione.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, Claudia Cristoferi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614 Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma/Milano XXX, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)