MILANO (MF-DJ)--Il presidente eletto statunitense, Joe Biden, ha promesso una risposta energica contro il sospetto attacco hacker russo contro il Governo federale, incolpando il presidente Usa, Donald Trump, per non aver dato la priorità alla sicurezza informatica e dicendo che le minacce digitali sono tra i problemi più gravi che devono affrontare gli Stati Uniti.

Biden ha parlato dell'attacco hacker in termini molto più preoccupanti di quanto non abbiano pubblicamente fatto i funzionari dell'amministrazione Trump, dicendo c'è "nessuna prova sul fatto che sia sotto controllo" e aggiungendo che non ha la certezza che il problema sarà risolto entro il suo insediamento il mese prossimo.

"La questione del danno arrecato resta da determinare", ha detto Biden dell'attacco a SolarWinds, che ha compromesso almeno sei dipartimenti di Governo e un numero imprecisato di reti aziendali. Affrontare la ricaduta sarà "un obiettivo prioritario per la mia amministrazione", ha affermato.

Gli hacker "possono essere certi che risponderemo", ha detto il presidente eletto rifiutando di dare dettagli per non svelare le opzioni all'avversario.

Intervenendo durante una conferenza stampa a Wilmington, in Delaware, Biden ha affermato di ritenere che la Russia sia responsabile dell'attacco hacker che ha comportato la violazione di un aggiornamento software fornito dalla società di gestione della rete SolarWinds che ha consentito agli hacker di infiltrarsi in decine di sistemi informatici senza essere rilevati. SolarWinds, con sede ad Austin, vanta clienti in tutto il Governo federale e nelle principali aziende statunitensi, offrendo agli hacker una serie di obiettivi di spionaggio redditizi. L'attacco è ampiamente visto come una campagna di spionaggio informatico piuttosto che come un atto teso a danneggiare o corrompere i sistemi informatici.

Il presidente eletto ha incolpato Trump per aver trascurato la sicurezza informatica, sottolineando l'eliminazione due anni fa della posizione di coordinatore della sicurezza informatica alla Casa Bianca e un altro tentativo del presidente per ridurre gli sforzi di sicurezza informatica presso il dipartimento di Stato. Il mese scorso Trump ha licenziato Chris Krebs, il massimo funzionario per la sicurezza informatica presso il dipartimento per la Sicurezza Interna, che avrebbe avuto un ruolo centrale nella risposta all'attacco, perché Krebs aveva affermato che le elezioni presidenziali erano state protette da manomissioni.

"L'amministrazione Trump non è riuscita a dare la priorità alla sicurezza informatica", ha detto Biden, aggiungendo che "questo è successo sotto Donald Trump". Significative violazioni dei sistemi federali si sono verificate anche durante l'amministrazione Obama ed erano collegate sia alla Russia che alla Cina, che ha rubato più di 20 milioni di documenti su indagini dall'Office of Personnel Management.

Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento sulle osservazioni di Biden. Trump ha scritto sabato su Twitter che i media stavano esagerando la gravità dell'attacco e ha affermato che dietro di esso potrebbe esserci la Cina piuttosto che la Russia.

Diversi repubblicani e democratici al Congresso, così come il segretario di Stato, Mike Pompeo, e il procuratore generale, William Barr, hanno accusato la Russia dell'attacco. Mosca ha negato la responsabilità. Biden ha affermato che l'attacco "si adatta sicuramente alla lunga storia della Russia circa attività informatiche spericolate e distruttive".

Negli ultimi anni i funzionari dell'intelligence hanno avvertito che gli attacchi informatici da parte degli Stati sono una delle principali minacce alla sicurezza nazionale del Paese e sono stati affrontati in modo insufficiente. Facendo eco alle politiche perseguite durante l'amministrazione Obama, Biden si è impegnato a coinvolgere nuovamente i partner alleati nel tentativo di "stabilire regole e meccanismi internazionali chiari per farle rispettare" e a consultare esperti di sicurezza per proteggere meglio la sua amministrazione.

Biden ha anche sottolineato la necessità di punire le Nazioni e i criminali che lanciano attacchi informatici contro gli Stati Uniti per dissuaderli da attività dannose - qualcosa che sia l'amministrazione Obama che quella Trump hanno tentato di fare con un mix di sanzioni, accuse penali e accuse pubbliche che molti esperti hanno detto che ha avuto scarso effetto. I funzionari dicono anche che è più difficile reagire contro le campagne di spionaggio informatico come l'attacco di SolarWinds perché gli Stati Uniti si impegnano in attività simili.

Sebbene non abbia articolato approcci politici nuovi o dettagliati per gestire le minacce informatiche, la vigorosa retorica di Biden si è discostata in modo significativo dalle discussioni di Trump sui problemi. Durante la campagna presidenziale del 2020 Trump ha dichiarato una volta che "nessuno viene violato" in un apparente tentativo di ridurre al minimo le preoccupazioni su una possibile interferenza russa nelle elezioni.

"Le minacce informatiche sono tra le maggiori minacce alla nostra sicurezza globale nel 21esimo secolo", ha affermato Biden, aggiungendo che "credo che dobbiamo trattarle con la stessa serietà con cui abbiamo trattato le minacce con altre armi non convenzionali".

cos

(END) Dow Jones Newswires

December 23, 2020 04:17 ET (09:17 GMT)