MILANO (MF-DJ)--La Cina è sulla buona strada per sfidare militarmente gli Stati Uniti e impedirgli di intervenire nella crisi con Taiwan, ampliando le proprie scorte di testate nucleari, ha affermato il Pentagono in un rapporto.

Il report annuale di 170 pagine voluto dal Congresso, che valuta la strategia militare e di sicurezza connessa alla Cina, arriva in mezzo alle tensioni con Pechino su Taiwan e l'interruzione degli sforzi degli Stati Uniti per coinvolgere Russia e Cina nei colloqui sul controllo degli armamenti nucleari. Il rapporto conclude che l'obiettivo di Pechino di espandere il proprio arsenale nucleare è stato ostacolato nell'ultimo anno e prevede che la Cina avrà circa 1.500 testate entro il 2035, circa il triplo della cifra odierna.

Pechino ha rifiutato a lungo di tenere colloqui sul controllo degli armamenti con gli Stati Uniti, più recentemente dopo una spinta da parte dell'amministrazione Biden all'inizio di quest'anno. La Cina ha fatto riferimento a scorte contenute di armi nucleari e ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero ridurre le proprie scorte prima di qualsiasi colloquio. John Kirby, il coordinatore strategico del Consiglio di Sicurezza Nazionale statunitense, ha rifiutato di far riferimento alle valutazioni specifiche dell'intelligence sull'arsenale nucleare cinese, ma ha affermato che gli Stati Uniti hanno visto i cinesi aumentare il proprio arsenale, sia nucleare che convenzionale. "Abbiamo visto che hanno costruito più navi; abbiamo visto che sono diventati più aggressivi e hanno cercato di integrare i loro servizi militari a un livello migliore rispetto a prima", ha detto Kirby alla Cnn, spiegando che "tutto questo è preoccupante, motivo per cui il presidente ha chiarito che la Cina rimarrà una sfida significativa per noi nell'Indo-Pacifico".

All'inizio di questo mese, la Russia ha rinviato i colloqui sul controllo degli armamenti che avrebbero potuto portare alla ripresa delle ispezioni ai sensi del trattato New Start, che taglia le armi nucleari statunitensi e russe a lungo raggio. Sergei Ryabkov, il viceministro degli Esteri russo, ha dichiarato ieri che Washington si è rifiutata di avviare colloqui su altre questioni non specificate che Mosca considera una priorità, secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass. Russia, Stati Uniti e Cina sono le Nazioni con i più grandi arsenali nucleari, secondo un rapporto di giugno dello Stockholm International Peace Research Institute. La Russia ha 5.977 testate, seguita dagli Stati Uniti con 5.428 e dalla Cina con almeno 350.

Pechino è concentrata sul contrastare gli Stati Uniti nella periferia cinese e a Taiwan e sta anche trasformando le sue forze armate in una forza globale, ha concluso il rapporto del Pentagono. "Nel 2021, la Repubblica popolare cinese ha aumentato significativamente l'impegno con i Paesi africani, latinoamericani e mediorientali e ha iniziato a dare priorità alla salute pubblica, alle infrastrutture digitali e alle opportunità di energia verde. Una rete logistica militare globale cinese potrebbe contrastare le operazioni militari statunitensi man mano che gli obiettivi militari globali della Cina si evolvono", spiega il rapporto, secondo cui la Cina ha condotto anche un nuovo test missilistico ipersonico nel 2021, "progettato per colpire basi militari e flotte straniere nel Pacifico occidentale".

cos


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November 30, 2022 04:41 ET (09:41 GMT)