WASHINGTON (Reuters) - Il governo Usa ha confermato che la crescita economica nel terzo trimestre è rallentata a seguito di un aumento delle infezioni da Covid-19, anche se il trend è migliorato con l'economia avviata quest'anno verso la migliore performance dal 1984.

Il Pil è salito tra luglio e settembre del 2,3% su base annua, in base ai dati del Dipartimento del Commercio.

Anche se si tratta di una revisione rispetto al +2,1% stimato in novembre, si tratta del ritmo più lento dal secondo trimestre del 2020, quando l'economia aveva subito una contrazione storica a causa delle misure restrittive per contenere la prima ondata di contagi da coronavirus.

La revisione riflette un incremento delle spese dei consumatori e degli investimenti in inventario rispetto a quanto inizialmente stimato. Ciò ha compensato parzialmente una revisione al ribasso delle esportazioni.

Gli economisti intervistati da Reuters avevano stimato per il terzo trimestre una crescita invariata di +2,1% rispetto alla stima precedente.

La crescita più lenta nel terzo trimestre rispecchia anche una carenza di autoveicoli a causa della crisi della catena di approvvigionamento globale, oltre a un calo dei sussidi governativi di stimolo per imprese, famiglie e amministrazioni statali e locali.

La crescita è stata inibita anche dall'uragano Ida, che a fine agosto ha devastato la produzione energetica offshore negli Stati Uniti.

Tuttavia, l'economia ha tuttavia ripreso vigore nella parte finale dell'anno. Le spese dei consumatori sono aumentate notevolmente a ottobre, oltre a una solida crescita della produzione. Il deficit commerciale si è ridotto fortemente nello stesso mese, con le esportazioni in rialzo ai massimi storici mentre le imprese hanno ricostituito gradualmente le loro scorte. Il tasso di disoccupazione è ai minimi di 21 mesi, al 4,2%.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri)