MILANO (MF-DJ)--Gli Stati Uniti avvieranno colloqui con la Russia la prossima settimana determinati a difendere i propri alleati e partner nel dissuadere Mosca da qualsiasi ulteriore incursione in Ucraina, ma sono anche pronti a impegnarsi nel dialogo e nella diplomazia, ha affermato il massimo diplomatico americano in Russia.

L'accumulo di decine di migliaia di soldati russi al confine con l'Ucraina ha scosso i funzionari occidentali, mentre le richieste del presidente russo, Vladimir Putin, di ridefinire l'architettura di sicurezza dell'Europa - che includono nuove proposte radicali per limitare la portata dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato) - sono state accolte con determinazione da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati per rafforzare l'alleanza.

"La mia speranza è che assisteremo a una de-escalation della situazione di sicurezza in Ucraina e nei dintorni e che le discussioni portino a risultati che rassicurino tutte le parti sulla pace e la sicurezza in Europa e sull'inviolabilità dei confini sovrani, per esempio", ha detto John Sullivan, l'ambasciatore degli Stati Uniti in Russia, in un'intervista al Wall Street Journal.

I suoi commenti arrivano mentre Washington cerca di evitare un conflitto mentre i rapporti del Governo degli Stati Uniti dicono che circa 100.000 truppe russe sarebbero già alle porte dell'Ucraina e questo numero potrebbe crescere fino a 175.000. I funzionari di Stati Uniti, Unione Europea e Nato ritengono che l'accumulo di forze preannunci una rappresaglia della campagna militare del 2014, quando Mosca ha annesso la penisola di Crimea al suo territorio.

I funzionari russi hanno negato di voler invadere l'Ucraina e hanno affermato che il Governo ha il diritto di schierare forze dove vuole sul territorio russo. Washington e Mosca hanno concordato di tenere colloqui sulla sicurezza il 10 gennaio a Ginevra, che secondo i funzionari russi si concentreranno sulle proposte di sicurezza inviate dal Cremlino agli Stati Uniti il mese scorso, che includono la richiesta di fermare l'espansione della Nato verso est e la fine delle attività militari occidentali vicino ai confini russi.

L'incontro di Ginevra, che fa parte dei colloqui periodici sulla stabilità strategica tra Russia e Stati Uniti, sarà seguito il 12 gennaio da colloqui più ampi a Bruxelles durante il Consiglio Nato-Russia, un forum per discutere dei problemi di sicurezza con Mosca. Il giorno dopo è previsto un ulteriore incontro per discutere delle questioni aperte tra la Russia e le Nazioni europee nell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).

"La mia aspettativa è che per quel che riguarda le questioni bilaterali appropriate per la discussione tra Stati Uniti e Russia, ciò avvenga nel quadro del dialogo sulla stabilità strategica", ha affermato Sullivan. "Ci sono molte altre questioni, tuttavia, che vengono sollevate nelle proposte russe che vanno ben oltre gli Stati Uniti, e si rivolgono ai nostri alleati, partner e altri", ha aggiunto.

Sullivan ha affermato che gli Stati Uniti "non faranno nulla che coinvolga i nostri alleati della Nato senza averli con noi, non solo consultandosi, ma stando con loro nei negoziati per la sicurezza che coinvolgono la Nato, la Carta atlantica e i nostri alleati". "Esiste un'architettura di sicurezza definita per iscritto, negli obblighi del trattato che vincolano sia gli Stati Uniti che la Russia, i nostri alleati della Nato e altri", ha spiegato.

I membri della Nato sono impegnati nel principio della difesa collettiva, che impone loro di proteggersi a vicenda nei momenti di bisogno. La Carta Atlantica, una dichiarazione politica emessa durante la Seconda Guerra Mondiale che definisce gli obiettivi globali degli Stati Uniti e della Gran Bretagna per il dopoguerra, si concentra sui diritti territoriali e sulla libertà di autodeterminazione, tra gli altri punti.

I funzionari statunitensi hanno affermato che il presidente Biden risponderebbe a un'invasione russa con rigide sanzioni economiche, fornendo ulteriori aiuti per la difesa all'Ucraina e rafforzando le posizioni sul territorio delle Nazioni dell'Europa orientale che aderiscono alla Nato. Putin ha ribattuto che è pronto a mettere in atto "misure tecniche militari", se l'Occidente continua quella che ha definito come una linea aggressiva.

I funzionari russi hanno anche chiarito che non sono ansiosi che la situazione si trascini nel tempo con infiniti colloqui. Putin ha sottolineato la necessità che la Russia riceva impegni legalmente vincolanti a lungo termine e non solo rassicurazioni orali dagli Stati Uniti, di cui ha affermato non ci si può fidare "perché gli Stati Uniti si ritirano facilmente da tutti i trattati internazionali che, per un motivo o per l'altro, diventano per loro poco interessante".

Sullivan ha ribadito che le conseguenze sarebbero devastanti per la Russia se dovesse intervenire nuovamente in Ucraina. Biden e Putin si sono avvertiti a vicenda circa il potenziale declino critico delle relazioni tra Stati Uniti e Russia se l'attuale crisi sull'Ucraina si intensificherà ulteriormente.

Sullivan ha però affermato che l'amministrazione Biden è rimasta impegnata nel dialogo con il Governo russo sui problemi di sicurezza mentre i due Paesi si avviano ai colloqui. "Ciò su cui siamo impegnati è una discussione in buona fede, sostanziale e sulla sicurezza diplomatica tra la Russia, gli Stati Uniti e la Nato. Il presidente Biden si è impegnato in questo. Direi che è realistico", ha detto.

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(END) Dow Jones Newswires

January 04, 2022 12:02 ET (17:02 GMT)