MILANO (MF-DJ)--Una petroliera è stata sequestrata nel Golfo dell'Oman da presunti uomini armati iraniani, hanno detto i funzionari occidentali, in mezzo alle crescenti tensioni regionali a seguito di un altro attacco realizzato con droni la scorsa settimana contro un'altra nave che, secondo gli Stati Uniti e gli alleati, è stato compiuto dalla Repubblica islamica.

La petroliera è stata abbordata nei pressi del porto di Fujairah negli Emirati Arabi Uniti, secondo la United Kingdom Maritime Trade Operations, affiliata al ministero della Difesa britannico.

Negli ultimi anni, la Marina iraniana ha spesso sequestrato petroliere accusate di contrabbando di petrolio nelle sue acque. L'ultimo incidente arriva però sulla scia dell'attacco della scorsa settimana a una petroliera collegata a Israele nel vicino Mar Arabico, che gli Stati Uniti, il Regno Unito e Israele hanno attribuito all'Iran. L'attacco della scorsa settimana, in cui sono morti due membri dell'equipaggio, un cittadino britannico e uno romeno, è stato il primo fatale dopo i numerosi attacchi attribuiti a Iran e Israele negli ultimi anni su navi nella regione.

Teheran ha negato il coinvolgimento nell'attacco della scorsa settimana e ha affermato che non esiterà a difendere i propri interessi a seguito delle minacce dei rivali di vendicarsi. Ieri il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, ha negato che le forze armate del Paese siano salite a bordo della nave e ha descritto i recenti incidenti come sospetti mettendo in guardia contro le accuse a fini politici. Il generale iraniano, Abolfazl Shekarchi, ha avvertito che l'insicurezza nelle acque regionali mira a "preparare il terreno per nuovi avventurismi".

Le accuse contro l'Iran arrivano mentre l'amministrazione Biden cerca di far rivivere un accordo sul nucleare siglato con Teheran e altre potenze internazionali nel 2015 durante i colloqui di Vienna. Questi sforzi si sono fermati momentaneamente mentre gli Stati Uniti aspettano che l'Iran torni al tavolo dei negoziati. I negoziatori statunitensi temono che Teheran però irrigidisca i suoi termini dopo l'elezione del suo nuovo presidente, un intransigente.

La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha affermato che la Casa Bianca stava monitorando la situazione, che considera profondamente preoccupante, ed è in contatto con gli alleati. L'amministrazione spera ancora di continuare i colloqui con Teheran, ha aggiunto. "Ogni singola sfida e minaccia che affrontiamo da parte dell'Iran sarebbe resa più pronunciata e pericolosa da un programma nucleare illimitato. Certamente speriamo di poter partire da lì", ha detto Psaki.

Alla domanda sull'incidente di ieri durante un'audizione al Congresso, la vicesegretaria di Stato statunitense, Wendy Sherman, non ha affrontato la questione direttamente, ma ha detto che "niente ha fermato gli attacchi dell'Iran".

Il sequestro è avvenuto nella stessa area di una serie di attacchi compiuti nel 2019 che hanno minacciato di interrompere la navigazione nello Stretto di Hormuz, uno dei corsi d'acqua più trafficati del mondo. Funzionari statunitensi hanno anche incolpato di quegli attacchi l'Iran, che ha negato le accuse. Tali attacchi hanno portato gli Stati Uniti e i suoi alleati a stare di guardia mentre le navi commerciali attraversano le acque internazionali vicino al Mar Arabico per scoraggiare ulteriori aggressioni iraniane.

cos

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August 04, 2021 03:32 ET (07:32 GMT)