WASHINGTON (Reuters) - Gina Raimondo, segretario al Commercio statunitense, ha detto ieri che l'amministrazione Biden avvierà ulteriori iniziative contro la società cinese di telecomunicazioni Huawei se necessario, dopo che alcuni membri del partito repubblicano hanno richiesto nuove misure.

Washington ha definito Huawei una minaccia per la sicurezza nazionale in diversi ambiti e ha sollecitato con fermezza gli altri paesi a non usare attrezzature Huawei nelle loro reti 5G di nuova generazione.

Dati i legami di Huawei con il governo e l'esercito cinese, gli Stati Uniti ritengono che ciò renda l'azienda sensibile alle "pressioni governative cinesi per partecipare ad attività di spionaggio".

In un'intervista a Reuters, Raimondo ha affermato di aver detto a gennaio ai rappresentanti repubblicani: "Non sarò clemente e ora l'abbiamo dimostrato. Non siamo stati clementi. Non dovrebbero preoccuparsi".

A maggio 2019, l'amministrazione dell'ex presidente Donald Trump aveva aggiunto Huawei a una 'Entity List', una lista nera per il commercio. Raimondo l'ha definita "uno strumento molto potente a nostra disposizione e lo useremo nella massima misura possibile per proteggere la sicurezza nazionale americana".

"Prenderemo ulteriori azioni? Se necessario, si", ha aggiunto.

Huawei non ha commentato le dichiarazioni di Raimondo.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)