MILANO (MF-DJ)--Il Governo degli Stati Uniti ha assicurato al Regno Unito che Julian Assange non sarà detenuto in un carcere di massima sicurezza e sottoposto a misure di sicurezza aggiuntive se verrà estradato negli Stati Uniti, facendo una concessione volta a risolvere la battaglia che va avanti da anni nel tentativo di Washington di processare il fondatore di WikiLeaks con l'accusa di spionaggio.

Gli Stati Uniti hanno anche assicurato alle autorità britanniche che Assange, se condannato, sarebbe autorizzato a scontare qualsiasi pena detentiva nella nativa Australia, secondo stralci di una sentenza del tribunale fornita dal Crown Prosecution Service del Regno Unito, l'ufficio del pubblico ministero per l'Inghilterra e Galles.

Ieri un tribunale del Regno Unito ha formalmente autorizzato l'appello del Governo degli Stati Uniti contro una sentenza di gennaio che ha bloccato l'estradizione di Assange. Nessuna data per l'udienza è stata ancora fissata.

Un giudice britannico a gennaio ha respinto la richiesta degli Stati Uniti di estradare Assange sulla base del fatto che probabilmente si sarebbe suicidato se incarcerato in una prigione federale di massima sicurezza, anche nota come 'Supermax', e sottoposto a misure di sicurezza aggiuntive, come l'isolamento, che sono comuni nei casi di sicurezza nazionale.

Gli Stati Uniti hanno fornito al Regno Unito un pacchetto di assicurazioni dicendo che Assange non sarebbe detenuto presso l'Adx, un penitenziario federale di massima sicurezza in Colorado, nè sottoposto a misure di sicurezza aggiuntive, secondo gli stralci della sentenza, che potrebbero rimuovere un impedimento alla sua eventuale estradizione.

Gli esperti hanno affermato che l'offerta del dipartimento di Giustizia di consentire ad Assange di scontare qualsiasi pena in Australia è insolita, dato che i detenuti di solito fanno domanda per tale trasferimento solo dopo essere stati condannati, nell'ambito del programma di trasferimento internazionale dei prigionieri.

"E' estremamente raro e di solito si basa su un processo dopo la condanna", ha detto Mark Lytle, un ex procuratore federale che ora è avvocato presso lo studio legale Nixon Peabody. "Offrirlo in anticipo per ottenere l'estradizione, è una rottura rispetto a tale politica", ha aggiunto.

Nick Vamos, un partner dello studio legale londinese Peters&eters ed ex capo dell'estradizione per il Cps, ha affermato che è anche insolito che gli Stati Uniti forniscano garanzie più ampie a un tribunale straniero sul trattamento dei prigionieri e che in precedenza si sono rifiutati di farlo nei casi di terrorismo.

La sentenza del tribunale del Regno Unito a gennaio contro l'estradizione di Assange ha segnato una grave battuta d'arresto nella ricerca da parte di Washington di una condanna per il fondatore di WikiLeaks per la pubblicazione di documenti segreti relativi alle guerre in Iraq e Afghanistan.

La decisione di ieri chiarisce che il dipartimento di Giustizia sotto il presidente Biden continua a perseguire l'estradizione di Assange. Gli Stati Uniti hanno cercato per la prima volta di arrestarlo nel gennaio 2017, prima di richiedere la sua estradizione nel 2019. I difensori di Assange hanno fatto pressioni sugli Stati Uniti perchè facessero cadere il caso, anche protestando la scorsa settimana fuori dal quartier generale del dipartimento di Giustizia.

La fidanzata di Assange, Stella Moris, ieri ha esortato Biden a far cadere l'accusa avviata sotto l'ex presidente Usa, Donald Trump. "Finite questo processo, proteggete la libertà di parola e lasciate che Julian torni a casa dalla sua famiglia", ha detto.

Assange, 50 anni, è ricercato negli Stati Uniti per 18 capi di imputazione per violazione delle leggi sullo spionaggio e per cospirazione per l'hackeraggio di un computer militare. I presunti reati riguardano la pubblicazione nel 2010 e nel 2011 da parte di WikiLeaks di un'enorme raccolta di materiale classificato che ha dipinto un quadro desolante circa le campagne americane in Iraq e in Afghanistan e le loro conseguenze.

I pubblici ministeri hanno affermato che la pubblicazione è stata particolarmente eclatante perché il materiale includeva i nomi non censurati di persone che stavano segretamente aiutando il Governo degli Stati Uniti, mettendole così a rischio.

Assange, che è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh nel Regno Unito dal 2019, ha ripetutamente difeso il suo lavoro e il più ampio progetto di WikiLeaks come giornalismo di interesse pubblico che ha esposto le azioni illecite degli Stati Uniti e di altri Governi. Il caso di alto profilo ha acceso il dibattito sulla portata della libertà di stampa nell'era di Internet e ha suscitato la preoccupazione che i media e i giornalisti convenzionali possano essere perseguiti allo stesso modo per la pubblicazione di segreti del Governo.

Spiegando la sua decisione di rifiutare l'estradizione all'inizio di quest'anno, il giudice distrettuale Vanessa Baraitser ha affermato che Assange aveva già ventilato il suicidio e che la prospettiva della detenzione in isolamento negli Stati Uniti avrebbe probabilmente portato a un tentativo di suicidio.

Il giudice ha affermato che le dure condizioni in cui sarebbe probabilmente stato detenuto nel sistema carcerario statunitense aggraveranno tale rischio. La corte ha ascoltato le prove dei medici che hanno diagnosticato ad Assange la depressione. Testimoni esperti hanno anche testimoniato sulle condizioni nelle carceri Supermax e su quelle che le autorità carcerarie statunitensi definiscono "misure amministrative speciali" utilizzate per alcuni detenuti.

Secondo la legge britannica sull'estradizione, così come la legge europea sui diritti umani di cui il Regno Unito è parte, un giudice può bloccare l'estradizione per motivi di salute se risulta ingiusta. "Trovo che la condizione mentale di Assange sia tale che sarebbe opprimente estradarlo" negli Stati Uniti, ha detto il giudice Baraitser.

Gli Stati Uniti hanno impugnato la sentenza per cinque motivi distinti, secondo la sentenza del tribunale fornita dal Cps. La corte gli ha dato il permesso di appellarsi solo contro tre. Oltre alle assicurazioni degli Stati Uniti sul trattamento di Assange, gli Stati Uniti sono stati autorizzati a presentare ricorso contro la sentenza per pochi motivi tecnici relativi all'applicazione della legge britannica sull'estradizione. I motivi di ricorso relativi alle prove sulla salute mentale Assange sono stati respinti.

Gli Stati Uniti hanno affermato di riservarsi il diritto di imporre misure speciali ad Assange, o di trattenerlo in una prigione Supermax, se "dovesse fare qualcosa dopo l'offerta di queste assicurazioni" che soddisfi i motivi per applicarle.

cos

(END) Dow Jones Newswires

July 08, 2021 04:00 ET (08:00 GMT)