La storica sala per le contrattazioni della Borsa di New York della Intercontinental Exchange sarà differente, ci saranno le mascherine protettive, ferree misure di distanziamento sociale e appena un quarto delle persone solitamente presenti.

Lo ha dichiarato il direttore commerciale della Nyse John Tuttle in un'intervista aggiungendo che, comunque, si tratta di una riapertura signficativa.

"La sala rappresenta molto di più delle migliaia di metri quadri che occupa." ha dichiarato. "È un simbolo dell'America ed è un simbolo dei mercati dei capitali; è un simbolo dell'economia e dopo due mesi che il Paese e praticamente tutto il mondo sono in stand-by, vogliamo guidare dal fronte."

Il Nyse ha fatto sapere che molti dei market maker, che si occupano di vigilare gli scambi nelle 2.200 aziende quotate, continueranno a lavorare da casa, così come molti dei dipendenti della borsa.

Ai circa 100 operatori di borsa, al personale dell'Autorità normativa e al personale operativo che torneranno all'interno dell'edificio in un'ancora semi-deserta Manhattan, è stato chiesto di evitare i mezzi pubblici e chiunque entri verrà controllato per individuare eventuali sintomi del virus.

La sala del Nyse è l'ultima location fisica delle contrattazioni della borsa Usa, poiché diversi competitor su piattaforme elettroniche hanno fatto il loro ingresso sulla scena e ridotto la quota di mercato della Big Board, un tempo predominanti.

Dal passaggio alle contrattazioni esclusivamente online non si sono verificati mai problemi, anche in presenza di volumi record e di forte volatilità, portando le aziende concorrenti ad affermare che la sala, dove le azioni sono passate di mano in mano dal 1792, non ha una reale utilità.

Secondo Nyse da dati recenti emergono una minore volatilità e uno spread denaro/lettera più stretto per le azioni quotate su Nyse in presenza dei broker, che si traducono in milioni di dollari al giorno risparmiati per gli investitori.