I dati a cura di Adp mostrano a luglio un aumento di 167.000 posti di lavoro nel settore privato. I dati di giugno sono stati rivisti al rialzo, segnando un incremento di 4,314 milioni di posti di lavoro anziché di 2,369 milioni, come originalmente stimato.

Gli economisti intervistati da Reuters avevano stimato per luglio un incremento degli occupati del settore privato pari a 1,5 milioni. I dati Adp, sviluppati in collaborazione con Moody's Analytics, sono stati pubblicati prima del più esaustivo rapporto governativo sull'occupazione per il mese di luglio, che invece sarà diffuso venerdì.

Anche se le cifre Adp storicamente non si sono dimostrate molto affidabili nel prevedere la componente del settore privato nel rapporto governativo generale sull'occupazione a causa di differenze metodologiche, il rallentamento della crescita del mese scorso è in linea con il recente aumento delle nuove richieste di sussidi statali di disoccupazione.

I casi di coronavirus continuano ad aumentare, in particolare nelle regioni più densamente popolate del Sud e dell'Ovest, dove le autorità delle zone colpite più duramente hanno deciso di chiudere le attività o sospendere la loro riapertura.

Secondo un sondaggio di economisti condotto da Reuters, il resoconto sull'occupazione del Dipartimento del Lavoro, monitorato attentamente dagli investitori, mostrerà probabilmente un aumento degli occupati del settore privato a luglio pari a 1,485 milioni. Di conseguenza, gli occupati non agricoli aumenteranno di 1,6 milioni, meno del record di 4,8 milioni di posti di lavoro creati a giugno.

L'occupazione si assesterà quindi al di sotto dei livelli visti prima della pandemia, con uno scarto di circa 13,1 milioni di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è visto in calo al 10,5% dall'11,1% di giugno.

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