MILANO (MF-DJ)--La decisione dell'Australia di costruire otto sottomarini a propulsione nucleare con la tecnologia statunitense rafforza il vantaggio sottomarino americano sulla Cina e potrebbe aiutare a creare una rete di difesa sottomarina che vada dall'Oceano Indiano al Pacifico per scoraggiare l'espansionismo di Pechino.

La Cina ha rapidamente rafforzato le proprie forze armate negli ultimi anni, anche prevedendo oltre 200 miliardi di spesa per quest'anno, e ora ha una Marina più grande di quella degli Stati Uniti. Tuttavia, gli Usa mantengono un vantaggio sotto la superficie del mare avendo a disposizione sottomarini più potenti e che sono più difficile da rilevare.

Condividendo la propria tecnologia con l'Australia e approfondendo i legami di difesa con l'alleato, gli Stati Uniti aumenteranno efficacemente la propria flotta asiatica mentre entrambi i Paesi si concentrano sulla dissuasione della Cina.

"Si tratta di ripristare l'equilibrio militare a lungo termine nell'Indo-Pacifico perché parliamo di armi d'attacco estremamente potenti", ha affermato Michael Shoebridge, direttore del programma di difesa, strategia e sicurezza nazionale presso l'Australian Strategic Policy Institute, un ente sostenuto dal Governo.

Il primo dei nuovi sottomarini d'attacco australiani, progettati per distruggere altri sottomarini e navi di superficie, non sarà pronto prima di un decennio. Ma la mossa minaccia una dei punti deboli della Cina a livello militare, ovvero la capacità di localizzare e sconfiggere i sottomarini, in particolare a propulsione nucleare.

Il Pentagono ha affermato nel suo rapporto annuale sull'Esercito cinese lo scorso anno che anche se Pechino stava facendo progressi nelle sue capacità di guerra sottomarine, "continua a non avere una solida capacità contro i sommergibili in acque profonde". La Cina ha mostrato l'intenzione di migliorare la propria capacità di contrastare i sottomarini, pubblicizzando per esempio un'esercitazione antisommergibile lo scorso anno.

Gli Stati Uniti e la Cina hanno all'incirca lo stesso numero di sottomarini, ma mentre tutti i 52 sottomarini d'attacco degli Stati Uniti sono a propulsione nucleare, lo sono solo 7 dei 62 sottomarini d'attacco cinesi, secondo il Pentagono. Gli altri sono alimentati a diesel e devono emergere frequentemente dall'acqua per eliminare i gas di scarico e caricare le batterie che forniscono energia aggiuntiva. I sottomarini a propulsione nucleare sono inoltre più veloci delle navi a propulsione diesel.

Gli analisti della sicurezza affermano che la crescente cooperazione in materia di difesa tra Stati Uniti, Australia, Giappone e India, un'alleanza informale nota come Quad che si è formata attorno alle preoccupazioni per la crescente potenza cinese, potrebbe alla fine portare a un certo coordinamento delle loro flotte sottomarine nella regione indo-pacifica.

L'India ha inaugurato il suo primo sottomarino missilistico balistico a propulsione nucleare nel 2018 e dispone di circa 15 sottomarini d'attacco diesel-elettrici, mentre il Giappone gestisce circa 24 sottomarini d'attacco diesel-elettrici.

Euan Graham, analista della sicurezza in Asia-Pacifico presso l'International Institute for Strategic Studies di Singapore, ha affermato che la posizione meridionale dell'Australia fa sì che i suoi sottomarini possano svolgere un ruolo importante insieme a quelli dell'India per la sicurezza nell'Oceano Indiano.

Reti più ampie di coordinamento tra le flotte sottomarine potranno anche aiutare a garantire che importanti rotte commerciali nella regione indo-pacifica siano mantenute aperte e a proteggere importanti vie d'acqua come lo stretto di Malacca tra Malesia e Indonesia. Graham ha affermato che tali accordi richiederanno importanti passi avanti a livello di condivisione di informazioni militari e di intelligence.

I leader dei Paesi del Quad si incontreranno a Washington il 24 settembre e discuteranno dei modi per promuovere un Indo-Pacifico libero e aperto, secondo la Casa Bianca.

Gli analisti della sicurezza avvertono che le capacità militari cinesi avanzeranno negli anni che serviranno all'Australia per avere i nuovi sottomarini e affermano che anche se sono previsti otto sottomarini, è probabile che solo due o tre siano in mare contemporaneamente. Tuttavia, questo è considerato significativo per l'equilibrio militare nella regione. "Questa sarà una forza importante che avrà un peso strategico significativo contro qualsiasi avversario", ha affermato Sam Roggeveen, direttore del programma di sicurezza internazionale presso il Lowy Institute, un think tank di politica estera con sede a Sydney.

cos

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September 17, 2021 08:02 ET (12:02 GMT)