MILANO (MF-DJ)--Gli ultimi dati che indicano che una piccola percentuale di persone vaccinate continua ad avere i sintomi legati al Covid-19 dopo mesi dal contagio, il cosiddetto Long Covid, stanno contribuendo a spingere l'amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, verso la somministrazione dei richiami su larga scala.

I casi di Covid-19 tra le persone completamente vaccinate rimangono rari e il Long Covid è più comune tra le persone non vaccinate. Alcuni regolatori federali della salute vedono i nuovi dati come un motivo per offrire richiami alla popolazione generale nelle prossime settimane, hanno detto alcune fonti. Altri esperti di salute, tuttavia, affermano che la maggior parte delle persone non ha bisogno di una dose extra per il momento.

L'amministrazione ha sostenuto pubblicamente un'ampia campagna per somministrare il richiamo del vaccino, citando dati che mostrano che l'immunità dalla vaccinazione diminuisce nel tempo, in particolare nelle persone anziane. Finora, tuttavia, le dosi extra del vaccino di Pfizer/BioNTech sono state autorizzate solo per gli anziani e alcuni adulti ad alto rischio negli Usa. L'Agenzia europea per i medicinali (Ema), invece, ha approvato i richiami Pfizer in modo più ampio, per tutti gli adulti di età pari o superiore a 18 anni.

All'interno dell'amministrazione Biden, alcuni funzionari hanno sostenuto un ampio uso delle dosi extra per prevenire i casi di Covid-19 e ridurre ulteriormente il rischio di sviluppare il Long Covid, anche se il rischio è basso, secondo alcune persone che hanno familiarità con le discussioni.

Alcuni medici ed esperti di salute si sono opposti alla somministrazione del richiamo a più persone, oltre agli anziani e alle persone con un sistema immunitario indebolito. Dicono che i vaccini sembrano proteggere le persone sane contro casi gravi di Covid-19 e che non ci sono prove a sostegno di un uso più ampio della terza dose.

Esistono stime variabili su quante persone sono affette da Long Covid, con studi che stimano che siano tra il 10% e il 30% dei pazienti. Può essere difficile quantificare esattamente quante persone si trovano in tale situazione perché solo di recente è diventata una diagnosi ufficiale e non tutti sono d'accordo su quali siano i sintomi.

Il Long Covid è stato generalmente usato per riferirsi a sintomi che persistono per settimane o mesi dopo il contagio, anche lieve. I sintomi includono annebbiamento cerebrale, affaticamento e fiato corto, nonché battito cardiaco accelerato e incapacità di tollerare lo sforzo fisico o mentale.

I sintomi di solito compaiono tre mesi dopo l'inizio del Covid-19, durano almeno due mesi e non possono essere spiegati con nessuna diagnosi alternativa, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Possono essere nuovi sintomi o persistere dal contagio iniziale e possono cambiare o ricomparire con il passare del tempo.

Sebbene l'amministrazione Biden avesse pianificato di distribuire i richiami a tutti coloro che erano stati vaccinati, la Fda insieme ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ha ristretto in qualche modo l'ambito agli anziani, agli adulti con malattie pregresse e lavoratori ad alto rischio di essere esposti al Covid-19. La Fda ha affermato che avrebbe ampliato l'autorizzazione del richiamo del siero di Pfizer-BioNTech se fossero emersi più dati a sostegno di tale necessità.

L'agenzia potrebbe autorizzare l'uso di una dose extra del vaccino di Moderna questo mese, mentre l'autorizzazione del richiamo di Johnson&Johnson dovrebbe arrivare subito dopo, secondo persone che hanno familiarità con la questione.

I regolatori sanitari federali sono preoccupati che il rischio di sviluppare sintomi a lungo termine connessi al Covid-19 potrebbe alla fine essere maggiore per le persone che non ricevono il richiamo perché i dati emergenti mostrano che il rischio, sebbene piccolo, potrebbe essere aumentato a causa della variante Delta, hanno detto alcune fonti.

Tra le prove emergenti che influenzano i regolatori c'è un piccolo studio israeliano, pubblicato dal New England Journal of Medicine a luglio, che ha scoperto che 39 su 1.497 operatori sanitari completamente vaccinati hanno contratto il Covid e circa il 19% di loro ha avuto sintomi che sono durati più di sei settimane.

Uno studio condotto da ricercatori britannici e pubblicato a settembre dalla rivista medica Lancet ha scoperto che gli adulti che sono stati completamente vaccinati hanno la metà delle probabilità di avere il Long Covid in caso di infezione ma il rischio esiste ancora in particolare tra gli adulti fragili.

Un altro studio sull'argomento, pubblicato il mese scorso dalla rivista Plos Medicine, ha riferito che più di un terzo delle persone che hanno avuto il Covid-19 ha avuto sintomi nei tre-sei mesi successivi all'infezione.

cos

(END) Dow Jones Newswires

October 07, 2021 09:32 ET (13:32 GMT)