MILANO (MF-DJ)--L'amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, amplierà la campagna contro il lavoro forzato nella regione cinese dello Xinjiang imponendo sanzioni contro alcune aziende che producono materie prime utilizzate per realizzare i pannelli solari, hanno detto alcune fonti.

Secondo il piano, che sarà annunciato oggi, la Us Customs and Border Protection vieterà le importazioni di silicio di grado metallurgico estratto dalla Hoshine Silicon Industry (Shanshan), così come i prodotti realizzati, a meno che la società possa dimostrare che il materiale non è stato prodotto usando il lavoro forzato.

Il dipartimento del Commercio aggiungerà la Hoshine e altre quattro società coinvolte nella produzione di silicio alla sua lista nera, che richiede alle società statunitensi di ottenere una licenza per vendere i loro prodotti o le loro tecnologie (e tali licenze sono raramente concesse). Il dipartimento del Lavoro aggiungerà il polisilicio fabbricato in Cina alla sua lista di prodotti realizzati con il lavoro forzato.

E' probabile che le azioni siano in gran parte simboliche. Sottolineeranno infatti la preoccupazione dell'amministrazione per i diritti umani nello Xinjiang, dove gli Stati Uniti affermano che la Cina è impegnata nel genocidio della popolazione uigura della regione. Gli Usa hanno già vietato le importazioni di cotone e di prodotti a base di pomodoro dallo Xinjiang, dove gli uiguri e membri di altri gruppi etnici in gran parte musulmani sono stati chiusi in centri di detenzione.

E' improbabile che le nuove azioni ostacolino l'industria solare cinese o rendano difficile per le aziende statunitensi costruire o vendere pannelli solari, anche se dovranno garantire che i materiali che importano siano conformi all'ordine.

Circa l'85% dei pannelli venduti negli Stati Uniti sono importati, molti dei quali realizzati da aziende cinesi. Molte altre aziende producono silicio metallurgico in Cina, negli Stati Uniti e in altre parti dell'Asia, quindi la fornitura non dovrebbe essere seriamente a rischio, hanno affermato le persone che hanno familiarità con i piani.

La Cina ha negato il lavoro forzato e le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang, affermando che sta fornendo formazione professionale ed educazione civica per migliorare le competenze e gli standard di vita.

Prendere di mira l'industria solare cinese è difficile per un'amministrazione che vuole rendere la rete elettrica degli Stati Uniti priva di emissioni di carbonio entro il 2035. Secondo un recente rapporto dell'American Clean Power Association l'energia solare rappresenta più della metà di tutti i progetti che coinvolgono le fonti rinnovabili negli Stati Uniti e che dovrebbero essere presto attivati.

La stragrande maggioranza dei pannelli solari venduti a livello globale si basa su una tecnologia dominata dalla Cina. Il processo inizia con quello che è noto come silicio di grado metallurgico, che viene spesso estratto e trasformato in polisilicio nello Xinjiang. Attraverso diversi passaggi aggiuntivi, queste materie prime vengono trasformate in celle solari e assemblate in pannelli solari. La Cina è leader in tutte le parti della catena di approvvigionamento, in particolare nella produzione di lastre di silicio che vengono trasformate in celle solari.

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(END) Dow Jones Newswires

June 24, 2021 03:53 ET (07:53 GMT)