MILANO (MF-DJ)--L'ultimo sforzo dei democratici del Senato per riformare le regole elettorali a livello nazionale dovrebbe essere bloccato oggi dai repubblicani.

Il disegno di legge, che è il prodotto dei negoziati dominati dalla presidente della Commissione per il Regolamento del Senato, Amy Klobuchar, e dal senatore Dem, Joe Manchin, dovrebbe ottenere il sostegno di tutti i 50 democratici del Senato ma avrà bisogno di 60 voti per avanzare.

I legislatori democratici hanno definito il loro intervento sulle elezioni una priorità, sostenendo che proteggerebbe ed espanderebbe l'accesso degli elettori mentre molti Stati guidati dal partito repubblicano perseguono leggi più severe e l'ex presidente Usa, Donald Trump, e i suoi alleati continuano a respingere i risultati delle elezioni del 2020. I repubblicani hanno bloccato gli sforzi dei democratici, definendo le modifiche proposte un eccesso federale che potrebbe indebolire l'integrità delle elezioni e togliere le regole dalle mani dei funzionari locali.

Il "Freedom to Vote Act" renderebbe il giorno delle elezioni una festività nazionale, richiederebbe agli Stati di consentire agli elettori di registrarsi il giorno di un'elezione a partire da novembre 2022, imporrebbe 15 giorni di voto anticipato, ripristinerebbe i diritti di voto a chi è uscito di prigione e costringerebbe tutti gli Stati a consentire il voto per corrispondenza, tra le altre disposizioni.

Il disegno di legge è una "proposta equilibrata, efficace e di buon senso che rafforzerà la nostra democrazia e proteggerà il diritto di voto degli americani", ha affermato questa mattina il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer.

Il blocco atteso del disegno di legge segnerà la seconda volta quest'anno che i repubblicani impediscono la riforma elettorale. "La sinistra e l'estrema sinistra hanno discusso tra loro su quanto potere ottenere esattamente e in quali aree", ha affermato il leader della minoranza al Senato, Mitch McConnell.

Con la legislazione in stallo, gli attivisti liberali stanno intensificando le loro richieste al presidente Usa, Joe Biden, affinchè usi il suo capitale politico per scuotere il Senato ed eliminare la soglia dei 60 voti, nota come ostruzionismo, per facilitare l'approvazione delle leggi.

"Sarebbe fantastico se Joe Biden andasse al podio e dicesse al microfono, 'basta con questo, basta con l'ostruzionismo'", ha detto Meagan Hatcher-Mays degli Indivisible, un gruppo progressista.

Due democratici centristi, Manchin e la senatrice Kyrsten Sinema dell'Arizona, si sono opposti apertamente alla fine dell'ostruzionismo ma i loro colleghi sperano di persuaderli ad accettare almeno alcune modifiche, come richiedere a 41 senatori di presentarsi di persona per opporsi a una legislazione o classificare alcune leggi, come i disegni di legge sulle elezioni, come immuni all'ostruzionismo. Biden ha detto che non sostiene l'eliminazione dell'ostruzionismo, ma che potrebbe essere aperto a cambiamenti.

La misura al voto oggi è stata scritta dopo mesi di trattative intrapartitiche con Manchin, che inizialmente aveva insistito sul fatto che qualsiasi proposta di legge fosse bipartisan, e che poi ha negoziato modeste modifiche con l'obiettivo di ottenere il sostegno repubblicano, che poi non si è concretizzato.

Tra i principali cambiamenti rispetto al precedente "For the People Act" c'è l'eliminazione di alcune misure osteggiate dai repubblicani, tra cui una che avrebbe ridotto a cinque da sei il numero dei membri della Commissione elettorale federale. La modifica ha anche colpito una disposizione che avrebbe permesso agli elettori di designare un'altra persona per la consegna della propria scheda elettorale, una pratica che i repubblicani chiamano "raccolta delle schede" e che ritengono favorisca la frode.

Invece, il nuovo disegno di legge richiede che ogni distretto sulle terre tribali abbia un edificio in cui gli elettori possano lasciare le loro schede elettorali. Quelle schede sarebbero poi state raccolte dallo Stato. Questo cambiamento riguarda l'Arizona, dove gli assistenti democratici hanno affermato che le comunità di nativi americani con le loro case remote sono state maggiormente colpite dalla legge statale che vieta a terzi di raccogliere schede elettorali. La Corte Suprema a luglio ha confermato la legge, affermando che il divieto era ragionevole e che non vi erano prove che fosse discriminatorio.

Anche per volere di Manchin, il disegno di legge restringe il campo di applicazione di alcune disposizioni precedenti. Ad esempio, fornisce la registrazione automatica degli elettori per le persone con patente di guida, abbandonando un piano per richiedere ad altre agenzie, come quelle che amministrano i sussidi di disoccupazione, di condividere informazioni con i funzionari elettorali statali.

cos

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October 20, 2021 12:20 ET (16:20 GMT)