MILANO (MF-DJ)--I massimi funzionari commerciali degli Stati Uniti si incontreranno questa settimana con le loro controparti in Giappone, Corea del Sud e India, ma non in Cina, mentre l'amministrazione Biden cerca di costruire legami economici più forti con le Nazioni amiche in Asia.

La rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Katherine Tai, e la segretaria al Commercio, Gina Raimondo, hanno in programma una serie di incontri per discutere di questioni che vanno dalla resilienza della catena di approvvigionamento all'economia digitale alla risposta alla pandemia.

Tali sforzi riflettono l'impegno del presidente Usa, Joe Biden, a lavorare più a stretto contatto con gli alleati e le Nazioni partner per affrontare meglio le sfide derivanti dall'espansione dell'influenza economica cinese nella regione.

Le visite arrivano dopo che i funzionari economici dell'amministrazione hanno trascorso gran parte di quest'anno concentrandosi sul miglioramento dei legami con l'Europa. Tali sforzi hanno portato ad allentare le tensioni sulle tariffe su acciaio e alluminio dell'era Trump, sui sussidi agli aerei e sulle tasse sui servizi digitali, aprendo la strada a nuove iniziative congiunte.

"C'è stata molta attenzione sulle questioni interne e nel risolvere i problemi con l'Europa", ha affermato Wendy Cutler, vicepresidente dell'Asia Society Policy Institute ed ex funzionaria presso l'Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti. "Ora l'amministrazione è pronta a impegnarsi con l'Asia e a dare all'Asia il tipo di attenzione di cui ha parlato sul fronte economico ma che non è stata in grado di realizzare", ha affermato.

Nel suo incontro virtuale con il presidente cinese, Xi Jinping, ieri Biden ha sottolineato la necessità di proteggere i lavoratori e le industrie americane dal "commercio sleale e dalle pratiche economiche" cinesi, secondo la Casa Bianca. Biden ha anche espresso preoccupazione per la situazione relativa ai diritti umani in Cina, in regioni come lo Xinjiang, dove un importante produttore di cotone e i materiali usati per i pannelli solari sono diventati obiettivi dei divieti di importazione degli Stati Uniti a causa di problemi di lavoro forzato.

Una domanda chiave per l'amministrazione è come costruire la politica commerciale asiatica senza aderire agli accordi commerciali regionali. La sfida sta aumentando poiché tali patti stanno acquisendo importanza tra le Nazioni dell'Asia-Pacifico, inclusa la Cina, per promuovere il commercio e scrivere nuove regole per l'economia digitale.

Alla fine dello scorso anno, 15 Paesi tra cui Cina, Giappone e Australia hanno lanciato un ampio accordo di libero scambio, la Regional Comprehensive Economic Partnership. Separatamente, Cina, Taiwan e Regno Unito hanno recentemente presentato una domanda di adesione all'Accordo, l'attuale versione del vecchio partenariato transpacifico, un patto commerciale che riunisce alleati che gli Stati Uniti hanno contribuito a definire come contrappeso alla Cina, ma da cui gli Usa si sono ritirati durante i primi giorni dell'amministrazione Trump.

I funzionari dell'amministrazione Biden, che perseguono una politica commerciale incentrata sui lavoratori, affermano che non firmeranno nuovi accordi commerciali mentre si concentrano sul miglioramento dell'economia nazionale.

"C'è una forte speranza da parte del Giappone sul fatto che vedremo gli Stati Uniti tornare al Tpp specialmente quando vediamo nuovi candidati nel contesto dell'espansione del Cptpp", ha detto Noriyuki Shikata, segretario di gabinetto del Governo giapponese per gli Affari pubblici, durante una tavola rotonda ospitata dal Center for Strategic and International Studies, un think tank di Washington.

In una lettera inviata a Biden la scorsa settimana, 14 repubblicani della Commissione Finanze del Senato hanno esortato l'amministrazione a ristabilire la leadership nella politica commerciale in Asia, iniziando con negoziati per regole di alto livello per il commercio digitale con gli alleati. La lettera è arrivata pochi giorni dopo che la Cina ha chiesto di aderire a un accordo per l'economia digitale regionale che attualmente ha Singapore, Nuova Zelanda e Cile come membri.

"Il nostro rifiuto di entrare in gioco per stabilire le regole del commercio nell'Indo-Pacifico incoraggia i potenziali partner ad andare avanti senza di noi e garantisce che la Cina tenga le redini dell'economia globale", hanno scritto i senatori, guidati da Mike Crapo dell'Idaho, il massimo esponente repubblicano della Commissione.

Raimondo ha dato il via al tour asiatico ieri a Tokyo con una serie di incontri con alti funzionari e una tavola rotonda tecnologica con i leader aziendali. L'amministrazione ha detto venerdì che le due Nazioni avrebbero anche iniziato i colloqui per risolvere le preoccupazioni sui problemi dell'acciaio e dell'alluminio.

"Ricostruire l'alleanza con partner che la pensano allo stesso modo è essenziale per rafforzare la competitività globale degli Stati Uniti", ha twittato Raimondo postando una foto del Monte Fuji. Con Koichi Hagiuda, ministro dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, Raimondo ha lanciato la partnership commerciale e industriale tra Giappone e Stati Uniti, volta a rafforzare la "competitività, la resilienza e la sicurezza" delle due economie.

Raimondo è a Singapore oggi e domani per incontri con i ministri del Commercio di Australia e Nuova Zelanda, nonché con il primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong. Il viaggio la porterà anche in Malesia, un importante fornitore di semiconduttori.

Il viaggio di 10 giorni di Tai includerà incontri con le sue controparti in tre Paesi. Tai incontrerà anche i massimi funzionari e leader sindacali giapponesi domani e giovedì. Venerdì e sabato a Seul, co-presiederà una riunione dell'accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Corea e incontrerà le donne leader. A Nuova Delhi, parteciperà al Forum sulla politica commerciale tra Stati Uniti e India, prima di tornare a Washington prima del Ringraziamento.

Biden e il primo ministro indiano, Narendra Modi, hanno concordato a settembre di riconvocare il forum commerciale bilaterale che non si tiene dal 2018. I due Paesi hanno rafforzato le loro relazioni di sicurezza attraverso un patto, noto come Quad, una parte sempre più importante della strategia di difesa dell'Asia di Washington che include anche Giappone e Australia.

Sanjay Kathuria, membro del Wilson Center e senior visiting fellow presso il Center for Policy Research di Nuova Delhi, ha affermato che i funzionari indiani sono interessati a firmare un mini accordo commerciale bilaterale mentre Washington vuole concentrarsi sulla rimozione delle tariffe imposte dall'India sui prodotti agricoli americani in rappresaglia per i dazi sull'acciaio e sull'alluminio degli Stati Uniti.

cos

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November 16, 2021 11:32 ET (16:32 GMT)