Negli ultimi giorni si è scritto molto sull'apprezzamento dello yen giapponese. Non ci dilungheremo sulle spiegazioni, che sono già state dettagliate qui e là. Tuttavia, se seguite regolarmente questa rubrica, non sarete rimasti troppo sorpresi da questo ribaltamento di situazione.
Ma è questa la fine del movimento iniziato nel 2017?
Per rispondere a questa domanda, torniamo al nostro vecchio postulato: lo yen è guidato dallo spread tra i rendimenti statunitensi e quelli giapponesi, come mostrano i grafici seguenti.
Fonte: Bloomberg
Parafrasando la fine del nostro articolo, "la struttura a onde di Elliott suggerisce una tendenza al ribasso a 5 fasi, segnalando la possibile fine dell'attuale movimento di tightening. Per esserne convinti, tuttavia, è necessario superare la resistenza chiave a -324. Questo confermerà il ritorno del trend rialzista (o widening), con una zona target compresa tra -230 e -188.” Come si può vedere, questa resistenza chiave è stata effettivamente superata, dando credito a questo scenario di inversione di tendenza, tanto più che anche l'RSI ha convalidato una divergenza rialzista superiore al 53%.
Fonte: Bloomberg
Allo stesso tempo, l'USDJPY è rientrato nel suo canale rialzista grazie a una divergenza al ribasso dei dati mensili. Tuttavia, l'RSI dovrà chiudere sotto il supporto del 60% a fine mese per convalidare il segnale di vendita.
Fonte: Bloomberg
Qual è il rischio?
Nei dati giornalieri, lo yen ha formato una struttura di fine movimento sui candele giapponesi rispetto a diverse altre valute (USD, EUR, GBP, CHF e AUD in particolare), dando credito a una stabilizzazione o addirittura a un ritracciamento di parte del movimento. Per quanto riguarda l'USDJPY, questa figura rialzista è apparsa vicina al supporto chiave a 141,50, che deve essere rotto per dare credito alla fine del trend rialzista iniziato nel 2017. Nel frattempo, terremo d'occhio la resistenza iniziale intorno a 152/154 per mantenere la valuta sotto pressione ed evitare un nuovo eccesso di febbre intorno a 165.50.
Per quanto riguarda il resto, l'EURUSD ha testato il limite superiore del suo triangolo di consolidamento, la resistenza a 1,0980/1,1030, che solo una violazione convaliderebbe una nuova tendenza al rialzo verso i massimi del 2021. Nel frattempo, la cautela rimane all'ordine del giorno.