Se si vuole fare surf, bisogna aspettare che appaia un'onda abbastanza grande. E quando ci si avvicina alla spiaggia, come il riflusso, bisogna girarsi e cercare una nuova onda. Nel mercato azionario, i movimenti seguono lo stesso ritmo. Solo perché una tendenza di fondo è rialzista, non significa che non ci siano regolarmente contraccolpi ribassisti per dare al mercato una pausa prima di riprendere la sua marcia in avanti.

Nel caso in questione, il trend del dollaro è ora piuttosto ribassista dopo la rottura di 105,50 e poi di 104,65. Tuttavia, se osserviamo molti dollar cross, possiamo trovare un denominatore comune: i primi supporti non sono lontani. Per illustrarlo, prendiamo in primo luogo il dollar index. Osserveremo la zona di 102,50/20 per possibili rimbalzi intermedi, che dovrebbero tuttavia essere limitati a 104,65. Lo stesso vale per le valute delle materie prime: il kiwi e l'aussie hanno raggiunto i loro obiettivi a 0,6190 e 0,6700/10, livelli di resistenza che, dati gli indicatori giornalieri di ipercomprato, potrebbero innescare delle naturali prese di profitto.

Infine, anche l'USDILS presenta un modello interessante da osservare. Dopo aver toccato il limite superiore del suo canale di regressione lineare, in vigore dal 2021, ha testato la seconda deviazione standard dal basso, che coincide anche con la media mobile a 55 settimane e con il supporto intorno a 3,66. Allo stesso tempo, l'RSI si trova nella zona di neutralità intorno a 50/48, mentre si sta formando un potenziale modello di inversione (hammer su candele giapponesi). Tutti questi fattori indicano una debolezza dello shekel israeliano verso 3,84/88 in una prima fase.

Devises

Fonte: Bloomberg