Se volete capire il concetto di pluralità, osservate le coppie di valute che sono salite di più in una settimana. Il CHF è in cima alla lista, rispetto a USD, EUR, Cable, Aussie e persino JPY. A volte, quando una coppia di valute sale, è legittimo chiedersi se sia il numeratore ad apprezzarsi o il denominatore a indebolirsi. Nel caso del franco svizzero, non c'è spazio per i dubbi. Un modo per dimostrarlo è osservare la performance dell'EURCHF.

EURCHF
(Fonte: Bloomberg)

La valuta si trova in una chiara tendenza al ribasso dal 2021, caratterizzata da una linea di resistenza che unisce i massimi del 2021, 2022 e 2023. È interessante notare che quando l'RSI a 21 giorni scende sotto il 60%, questo coincide generalmente con un top locale della coppia. In altre parole, se volete approfittare della tendenza, questo semplice sistema vi permette di trovare punti di ingresso interessanti.

Nel frattempo, fuori dalla Svizzera...

Per il resto delle notizie, il dollaro ha beneficiato di un indice dei prezzi al consumo migliore del previsto. Possiamo osservare un primo supporto a 105,50 sul DXY prima del livello chiave di 104,70 per mantenere la visione rialzista a breve termine, anche se il potenziale sembra limitato a 107,80. Parallelamente, la prima resistenza dell'euro si trova a 1,0645, con un potenziale di ribasso limitato a 1,0430.

D'altra parte, le valute delle commodities non sono riuscite a realizzare le speranze riposte in loro: il NZDUSD è sceso pesantemente senza toccare lo 0,6106 ed è vicino al suo supporto a 0,587, mentre l'AUDUSD ha rotto lo 0,6374/48 e continua a scivolare verso lo 0,6161.