(Reuters) - Wall Street perde terreno, in particolare l'indice Nasdaq, dopo che i dati oltre le attese per le vendite al dettaglio hanno alimentato le prospettive di una politica monetaria più restrittiva da parte della Fed, in aggiunta ai timori per le tensioni tra Russia e Ucraina.

Intorno alle ore 17,00 italiane, il Dow Jones cede 233,55 punti, o lo 0,68%, a 34.752,27, l'S&P 500 perde 29,31 punti, o lo 0,65%, a 4.442,52, e il Nasdaq scivola di 138,21 punti, o dello 0,98%, a 14.006,09.

Male otto settori dell'S&P su 11, in particolare il segmento tech e dei servizi di comunicazione. Il comparto energetico balza del 2%, sulla scia degli elevati prezzi del greggio.

VIACOMCBS crolla del 20,1% dopo aver riportato utili sotto le attese, annunciando allo stesso tempo di aver cambiato il nome del gruppo in Paramount e svelando una vasta gamma di nuovi programmi.

Le vendite al dettaglio statunitensi a gennaio sono aumentate del 3,8%, un forte rimbalzo dal mese precedente spinto da un'impennata nell'acquisto di veicoli e altri prodotti. Gli economisti avevano stimato un incremento del 2,0%.

I dati giungono poco prima della pubblicazione dei verbali dal meeting della Fed, previsti alle ore 20,00 italiane, con gli investitori alla ricerca di maggiori indizi sui piani della banca centrale per ridurre l'ingente bilancio dell'istituto e aumentare i tassi d'interesse.

Alimentando ulteriormente le tensioni geopolitiche, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha detto che la Russia ha mobilitato unità strategiche al confine con l'Ucraina, e che gli Stati Uniti finora non hanno notato il ritiro delle forze di Mosca dall'area.

Scivola il settore bancario, con Goldman Sachs in ribasso dell'1,2%. Apple, Alphabet, Amazon.com, Microsoft, Meta Platform e Tesla cedono tra lo 0,5% e il 1,8%, dopo il rally visto nella seduta precedente.

Il gigante canadese dell'e-commerce SHOPIFY crolla del 17,8% dopo aver stimato un ritmo più lento per la crescita del fatturato nella prima metà dell'anno in corso, mentre ROBLOX scivola del 23,7% dopo aver riportato prenotazioni inferiori alle attese per il trimestre.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)