LONDRA (Reuters) - A luglio la crescita delle imprese nella zona euro è accelerata al ritmo più rapido in oltre vent'anni grazie all'allentamento di ulteriori misure di lockdown che hanno portato a un miglioramento nel settore servizi, sebbene i timori di una nuova ondata di contagi abbia intaccato la fiducia delle imprese.

È quanto emerge dagli indici Pmi flash a cura di Ihs Markit.

Con l'accelerazione del ritmo delle inoculazioni e l'allentamento delle pressioni sul sistema sanitario, i governi hanno revocato alcune restrizioni introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus, liberando la domanda sopita.

Il Pmi composito flash, considerato un valido indicatore dello stato di salute dell'economia, è salito a 60,6 punti a luglio dai 59,5 di giugno, lettura più alta dal luglio del 2000. L'indice ha superato la soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione, oltre che le stime di un sondaggio Reuters che aveva previsto una crescita a 60,0 punti.

La lettura flash del Pmi per il settore servizi, primo comparto europeo, ha visto un balzo dell'indice a 60,4 punti dai 58,3 registrati il mese scorso, ai massimi dal giugno del 2006, che supera le attese di un sondaggio Reuters per una lettura pari a 59,5 punti.

Per l'industria luglio è stato un altro mese di fuoco. L'indice manifatturiero del Pmi è sceso di pochi punti dai massimi record di giugno, passando da 63,4 a 62,6 punti. Un indice che misura la produzione e contribuisce al Pmi composito ha registrato un calo a 60,9 punti rispetto ai 62,6 del mese precedente.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)