È quanto emerge dagli indici Pmi finali pubblicati da Ihs Markit.

Il Pmi finale di febbraio, considerato un valido indicatore della salute economica del blocco, è salito a 48,8 dal 47,8 di gennaio, al di sopra della lettura flash di 48,1 ma decisamente al di sotto del limite di 50 punti che separa la crescita dalla contrazione.

Tale aumento è stato in gran parte dovuto alla crescita quasi record nella produzione [EUR/PMIM] poiché le fabbriche nei 19 paesi del blocco sono rimaste per lo più aperte dopo che sono state reintrodotte le restrizioni per frenare i casi di coronavirus. I governi hanno costretto i luoghi di ritrovo e intrattenimento a rimanere chiusi e hanno incoraggiato i cittadini a rimanere a casa.

"La piccola revisione al rialzo del Pmi composito della zona euro per febbraio lo mantiene ancora coerente con l'ennesima contrazione del Pil nel primo trimestre", ha detto Jessica Hinds di Capital Economics.

L'economia della zona euro si è contratta nei primi due trimestri del 2020 e un sondaggio Reuters del mese scorso ha stimato che il trend sarebbe continuato nel quarto trimestre e nel trimestre corrente, affermando che i rischi per le prospettive già deboli erano al ribasso. [ECILT/EU]

Il sondaggio ha citato tra le gravi minacce per la situazione del blocco i ritardi nel lancio dei vaccini da parte dell'Unione europea, i timori per le nuove varianti di coronavirus a supporto degli attuali lockdown, lo stallo dell'attività economica e l'aumento della disoccupazione.

Il settore dei servizi in Germania, la più grande economia europea, ha continuato a soffrire a causa del prolungato lockdown mentre l'attività commerciale francese è scesa ai minimi di tre mesi. Anche i settori dei servizi in Spagna e Italia hanno registrato un'ulteriore contrazione.

In Gran Bretagna, la produzione economica si è stabilizzata dopo il brusco calo di gennaio, secondo il Pmi, poche ore prima della presentazione da parte del ministro dell'Economia Rishi Sunak del bilancio per il prossimo anno.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano/Roma Francesca Piscioneri, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)