Lo mostrano oggi i dati della Banca centrale europea.

I prestiti alle imprese non finanziarie nei 19 paesi della zona euro sono aumentati del 7% a dicembre, dopo un incremento del 6,9% a novembre, avvicinandosi ai massimi di 10 anni visti a maggio, al 7,3%.

Con la pandemia che ha quest'anno ha paralizzato buona parte dell'economia della zona euro, le imprese si sono affrettate ad attingere dalle linee di credito, sostenuto da garanzie governative e da finanziamenti della banca centrale disponibili per le banche anche a tassi fino al -1%.

Tuttavia, molte hanno raggiunto i massimi nelle loro linee di credito e i sondaggi indicano che le banche temono sempre di più di non essere rimborsate, restringendo quindi costantemente i propri standard per proteggere i propri bilanci.

Intanto la crescita dei prestiti alle famiglie è rimasta stabile a 3,1%, muovendosi poco sopra il 3% da aprile.

Il tasso di crescita annuale della massa monetaria M3, un indicatore degli ingenti acquisti di bond da parte della Bce, è aumentato al 12,3% dall'11% rilevato a novembre, battendo le aspettative di un sondaggio Reuters dell'11,2%.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)