BRUXELLES (Reuters) - La produzione industriale nella zona euro è calata a febbraio, in linea con le stime dopo l'espansione vista a gennaio, minando le prospettive per la crescita economica nel primo trimestre, dopo una solida fine del 2020 per il settore manifatturiero.

Eurostat ha comunicato che la produzione industriale nei 19 paesi della zona euro a febbraio è calata dell'1,0% su base mensile, perdendo l'1,6% su base annuale, da confrontare con le stime di mercato di un calo mensile dell'1,1% e dello 0,9% in termini tendenziali.

Le rilevazioni seguono gli incrementi dello 0,8% su base mensile e dello 0,1% su base annuale rilevati a gennaio.

La debole produzione di febbraio in termini congiunturali è evidente in tutte le categorie, in particolare per i beni capitali a -1,9%, l'energia a -1,2% e i beni di consumo durevoli a -1,1%.

I beni capitali hanno rilevato l'aumento più drastico a gennaio.

La produzione a febbraio è calata principalmente in Francia, a Malta e in Grecia. Anche in Germania, la prima economia della zona euro, è stata rilevata una contrazione.

L'economia della zona euro si è contratta dello 0,7% nell'ultimo trimestre del 2020 rispetto al periodo precedente, a causa del crollo dei consumi da parte delle famiglie legato ai lockdown contro il Covid-19, mentre la formazione lorda di capitale fisso è aumentata.

Il 19 aprile è prevista una stima preliminare per il Pil del primo trimestre.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)