BRUXELLES, (Reuters) - Il surplus commerciale non destagionalizzato della zona euro è stato molto inferiore alle attese ad agosto, a causa dell'aumento dei costi dell'energia importata.

L'ufficio statistico dell'Unione europea, Eurostat, ha reso noto che il surplus commerciale dei 19 paesi che condividono l'euro ha raggiunto 4,8 miliardi di euro ad agosto, contro i 14,0 miliardi di un anno fa. Gli economisti intervistati da Reuters si aspettavano un surplus di 16,1 miliardi di euro.

Aggiustato per tener conto delle oscillazioni stagionali, il surplus tocca quota 11,0 miliardi di euro.

Il deficit commerciale dell'Unione europea nell'energia nel periodo tra gennaio ed agosto è cresciuto a 151,9 miliardi di euro, contro i 108,7 miliardi di euro dello stesso periodo nel 2020.

In particolare il deficit commerciale della Ue con la Russia, suo principale fornitore di energia, è salito a 37 miliardi di euro nei primi otto mesi dell'anno dai 12,9 miliardi dello stesso periodo nel 2020. Allo stesso modo la bilancia commerciale con la Norvegia, altro fornitore Ue di gas e greggio, ha fatto segnare un deficit di 2,4 miliardi di euro da un surplus di 3,6 miliardi.

L'impatto dell'energia ha più che compensato il balzo del surplus commerciale con la Gran Bretagna dopo la Brexit, che è aumentato a 93,1 miliardi di euro per il periodo tra gennaio e agosto, contro i 65,6 miliardi dello stesso periodo nel 2020, quando Londra era ancora parte del mercato unico in virtù del periodo di transizione post-Brexit.

Infine il surplus commerciale dell'Unione europea con gli Stati Uniti è salito a 110 miliardi di euro da 92,6 miliardi, grazie a un netto aumento delle esportazioni.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)