(riepiloga e aggiunge dettagli)

MILANO (MF-DJ)--Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden "è deluso dalla decisione miope dell'Opec+ di tagliare la produzione mentre l'economia globale sta affrontando il continuo impatto negativo dell'invasione dell'Ucraina da parte di Putin".

Come si legge in una dichiarazione della Casa Bianca del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e del principale consigliere economico Brian Deese, "alla luce dell'azione odierna, l'amministrazione Biden si consulterá anche con il congresso su ulteriori strumenti per ridurre il controllo dell'Opec sui prezzi dell'energia".

Inoltre, Biden continuerá a dirigere il rilascio delle riserve petrolifere strategiche "in maniera appropriata per proteggere i consumatori americani e promuovere la sicurezza energetica", e ha incaricato il segretario del dipartimento dell'energia di "esplorare ogni ulteriore azione responsabile per continuare ad aumentare la produzione nazionale nell'immediato".

Secondo quanto specificato dai delegati dell'Opec+ il taglio ammonterebbe a circa 600.000 barili al giorno in meno rispetto a quanto i produttori pompano attualmente. Per Energy Aspects, una società di consulenza londinese, il taglio potrebbe ammontare a circa 1 milione di barili dalla produzione giornaliera del gruppo, una stima fornita anche dal ministro dell'Energia saudita.

"Se dobbiamo fare di più, faremo di più", ha affermato Suhail Al Mazrouei, ministro dell'Energia degli Emirati Arabi Uniti. "La decisione non è un atto di belligeranza" ha aggiunto. Seguito dalle dichiarazioni del segretario generale dell'Opec che ha spiegato come "l'Opec+ non stia mettendo in pericolo il mercato dell'energia" perché "la sicurezza energetica ha un prezzo".

L'Opec+ produce più della metà del petrolio mondiale. I due maggiori produttori, la Russia e l'Arabia Saudita, si sono avvicinati negli ultimi anni attraverso l'Opec+, alleanza che nell'ultimo anno ha dimostrato la sua importanza geostrategica.

L'accordo siglato oggi sottolinea come l'industria petrolifera russa sia riuscita a evitare il collasso, mentre gli Stati Uniti e l'Europa hanno colpito il Paese con sanzioni economiche. Mosca è riuscita a reindirizzare le vendite di petrolio, un tempo destinate all'Occidente, verso l'India e la Cina, anche se con un forte sconto.

In questo contesto molti analisti sono rimasti contrariati dalla decisione odierna. "La missione dell'Opec è quella di garantire un ambiente di prezzi adeguato sia per i consumatori sia per i produttori. Tuttavia, la decisione di tagliare la produzione nell'attuale contesto è contraria a questo obiettivo", afferma Stephen Brennock, analista senior di Pvm Oil Associates.

"Un'ulteriore compressione delle forniture, già molto limitate, sarà uno schiaffo per i consumatori. La mossa, motivata egoisticamente, è finalizzata esclusivamente a favorire i produttori. In breve, l'Opec+ sta privilegiando il prezzo rispetto alla stabilità in un momento di grande incertezza per il mercato petrolifero" evidenzia Brennock.

Will Rhind, ceo e fondatore di GraniteShares, sulla stessa linea ribadisce che "la notizia non sarà sicuramente presa bene dai mercati di Stati Uniti ed Europa, dove i consumatori sono già costretti a doversi adattare ai costi dell'energia più elevati che abbiano mai dovuto affrontare. Anche le tempistiche della decisione non sono particolarmente favorevoli, visto che sta arrivando l'inverno nell'emisfero nord, dove la fornitura di energia e i costi che ne derivano stanno già devastando i mercati e la politica del governo".

alb

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October 05, 2022 13:18 ET (17:18 GMT)