MILANO (MF-DJ)--Costa caro giocare a calcio. Lo dimostrano le vicende di Milan (l'esposizione totale del socio Elliott è arrivata a 700 milioni), Inter (Suning ha chiesto un finanziamento di 275 milioni al fondo Oaktree dopo aver perso 102,4 milioni nel 2019-2020 e 63 milioni nel primo semestre 2020-2021) e Juventus (due aumenti di capitale per un ammontare totale di 700 milioni nell'arco di un biennio). E che il business non sia facile da gestire lo sta scoprendo, mese dopo mese, anche Dan Friedkin, dall'agosto di un anno fa proprietario della Roma.

Il club giallorosso, al termine dei nove mesi dell'esercizio fiscale 2020-2021, scrive MF, aveva registrato un rosso civilistico di 108,3 milioni, al punto che solo il decreto Liquidità dello scorso aprile ha evitato l'ennesima ricapitalizzazione post abbattimento del capitale per perdite. Così in agosto, come emerge dalle comunicazioni obbligatorie mensili a Consob, l'imprenditore americano ha dovuto sborsare altri 60 milioni cash per garantire la sostenibilità dell'attività e del calciomercato. Un assegno pesante che arriva dopo quelli staccati tra aprile e luglio per un totale di 55,7 milioni. Insomma in otto mesi Friedkin ha versato oltre 115 milioni per una società che ora cerca la svolta con il nuovo allenatore, Josè Mourinho, per ambire quantomeno a centrare il traguardo dell'Europa League o, possibilmente, della Champions League che garantisce introiti per almeno 40 milioni per la sola partecipazione alla fase a gironi: attualmente la società capitolina è impegnata nella neonata e meno prestigiosa Conference League, la terza competizione continentale per importanza.

A quanto ammonta il saldo complessivo dell'investimento finanziario del neo patron a stelle e strisce? Friedkin ha rilevato la Roma dalla cordata di soci d'Oltreoceano capitanata da James Pallotta valutando la società 591 milioni, debito compreso. Di questa somma, 190 milioni è l'ammontare speso per rilevare tutti gli asset del club, mentre altri 100 milioni sono stati destinati all'aumento di capitale. Ma poi, come è emerso dalle comunicazioni periodiche a Consob, l'azionista di controllo ha dovuto iniziare a versare risorse fresche sin dal mese di agosto 2020 (10 milioni) arrivando a mettere sul piatto in soli quattro mesi (agosto-dicembre) qualcosa come 133 milioni. A conti fatti, insomma, in poco più di 12 mesi Friedkin ha garantito liquidità per oltre mezzo miliardo alla Roma. Un impegno non da poco che tra l'altro è valso solo per tenere in linea di galleggiamento i conti, visto che l'indebitamento finanziario continua a lievitare significativamente mese dopo mese. Se nel dicembre 2020 il debito era di 253,4 milioni e a marzo scorso il dato era lievitato a 291,7 milioni, a luglio scorso l'esposizione netta consolidata della Roma è balzata a 323,6 milioni: un valore in rialzo di 20 milioni di euro rispetto a quello del mese precedente. Debito che sale per i continui finanziamenti garantiti dai soci racchiusi nel veicolo Romulus and Remus Investments Llc. Adesso Friedkin spera in quei successi sul campo che potrebbero dare linfa vitale ai conti.

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0208:09 set 2021

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September 02, 2021 02:10 ET (06:10 GMT)