A2A stima di chiudere il 2020 con risultati sostanzialmente in linea con le attese, nonostante l'impatto dell'emergenza Covid-19 che sarà quantificabile nei prossimi mesi, e conferma l'interesse a crescere per M&A nei settori ambiente, rinnovabili e base clienti, anche alla luce del contesto di mercato modificato dal virus.

E' quanto dice la multiutility lombarda, rispondendo alle domande degli azionisti sul sito web della società in vista dell'assemblea che approverà il bilancio 2019 e anche il cambio dei vertici.

"Il primo trimestre 2020 ha risentito degli effetti direttamente indotti dall'emergenza Covid 19 solo a partire dal mese di marzo e degli effetti indiretti, in particolar modo sui prezzi delle commodities, dal mese di febbraio", spiega la società.

A2A stima che gli effetti negativi del 'lockdown' potranno generare maggiori impatti nel corso dei prossimi trimestri. "Allo stato attuale, sulla base delle simulazioni effettuate e dei piani di mitigazione degli effetti previsti, si ritiene che il gruppo riuscirà comunque a raggiungere, nel 2020, risultati economici positivi e soddisfacenti, sostanzialmente in linea con le attese, nonché a mantenere una equilibrata struttura del capitale".

Quanto al capitolo acquisizioni, la superutility di Milano e Brescia sottolinea che al momento "sta monitorando e analizzando diversi dossier di M&A, valutati anche alla luce del contesto di mercato modificato da Covid-19. Questi dossier sono concentrati nelle aree dove siamo intenzionati a crescere maggiormente: ambiente, rinnovabili e clienti".

Nel corso della prossima assemblea sarà nominato il nuovo Cda della utility che vedrà l'uscita di scena dell'attuale presidente, Giovanni Valotti, sostituito da Marco Patuano e dell'AD Valerio Camerano sostituito da Renato Mazzoncini.

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(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)