Antitrust avvia istruttorie su Iren e altre tre utility su prezzi energia e gas
19 ottobre 2022 alle 18:52
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MILANO (Reuters) - L'Antitrust ha avviato procedimenti istruttori su quattro utility, tra cui Iren e Dolomiti per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale e ha inviato richieste di informazioni ad altre 25 società del settore.
Lo comunica una nota dell'Autorità.
Le altre due società sotto istruttoria sono la spagnola Iberdrola la tedesca E.ON per possibili indebite risoluzioni contrattuali.
Sotto la lente dell'Antitrust sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale, in contrasto con la norma prevista dal decreto 'Aiuti bis'.
Quest'ultima prevede la sospensione, fino al 30 aprile 2023, dell'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche si siano già perfezionate prima dell'entrata in vigore del decreto.
In particolare a Iren viene contestata "la comunicazione relativa alla asserita scadenza di tutte le offerte a prezzo fisso con la contestuale prospettazione delle nuove e peggiorative condizioni economiche di offerta, in alternativa alla facoltà del cliente di recedere dalla fornitura" si legge nella nota dell'Antitrust.
In merito al procedimento, Iren in un comunicato dice di essere "a completa disposizione dell'Autorità per dimostrare come l'operato dell'azienda sia stato conforme alle norme vigenti".
La multiutility di Genova, Torino, Reggio Emilia, Parma e Piacenza ribadisce inoltre di avere messo in campo azioni per tutelare i clienti in un contesto di particolare volatilità e rialzo dei prezzi sui mercati all'ingrosso delle commodities.
In un comunicato il colosso dell'energia spagnolo sottolinea che "in modo ordinato e trasparente, Iberdrola ha proposto la risoluzione dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas a quei clienti in Italia che possono trovare, in altri operatori, soluzioni più adatte alle loro esigenze, compresa la tariffa regolata". L'utility dice di confidare che presto sarà chiaro che le sue azioni sono state conformi alla legge e nell'interesse dei clienti.
E.On da parte sua dichiara di "essere da sempre vicina ai propri clienti, anche in un periodo eccezionale come l'attuale. Pertanto, la decisione di risolvere eccezionalmente alcuni contratti di fornitura assegnando i clienti al Servizio di Maggior Tutela è dovuta all'eccessiva onerosità di alcune offerte e all'impossibilità di garantire condizioni economiche allineate all'andamento registrato sul mercato". Il gruppo tedesco si dice pienamente disponibile a collaborare con l'autorità competente con la massima trasparenza, confidando in un esito positivo del procedimento, "ritenendo di aver operato in modo legittimo e rispettoso delle normative vigenti".
Tra le società cui sono state richieste informazioni per verificare se siano state attivate "condotte non rispettose dei diritti dei consumatori", figurano A2A Energia Acea Energia, AGSM Energia, Edison Energia, Enel Energia,, Eni Plenitude e Sorgenia.
A2A S.p.A. è una Life Company attiva nei settori abilitanti la transizione energetica e l'economia circolare. Nella transizione energetica, A2A ha un portafoglio di impianti generazione di 9,7 GW, di cui 6,7 termoelettrici, 1,9 idroelettrici, 0,6 solari ed eolici, e 0,5 compensatori sincroni. Fornisce elettricità e gas rispettivamente a 1,9 mln e 1,6 mln di clienti. Distribuisce elettricità e gas con una rete di 3,1 mld EUR di RAB totale. Inoltre, A2A opera nei servizi di illuminazione pubblica, efficienza energetica, Smart City e mobilità elettrica. Entro il 2035, prevede di investire 16 mld EUR nell'elettrificazione dei consumi, portando la capacità rinnovabile a 5,7 GW, superando 5 mln di clienti e potenziando la rete elettrica a 3,4 mld EUR di RAB.
Nell'economia circolare, A2A smaltisce 3,6 Mton di rifiuti e produce 2,1 TWh di elettricità e 1,5 TWh di calore, oltre ad erogare 70 Mmc di acqua. Entro il 2035, investirà 6 mld EUR per trattare 7,3 Mton di rifiuti e ridurre le perdite idriche.