(Alliance News) - Piazza Affari apre in calo, lunedì mattina, così come le altre piazze europee, mentre le turbolenze bancarie cominciate con il crollo di Silicon Valley Bank continuano ad avere conseguenze sui titoli italiani.

Domenica UBS Group ha annunciato che rileverà il suo travagliato rivale svizzero Credit Suisse Group per USD3,25 miliardi dopo i colloqui di domenica volti a impedire alla banca colpita di innescare una più ampia crisi bancaria internazionale.

"L'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è l'obiettivo principale per i mercati di oggi, con le borse europee ancora sotto pressione nonostante l'accordo di salvataggio. Banche, servizi finanziari e assicurazioni sono i settori con le peggiori performance in tutta Europa", commenta Victoria Scholar, Head of Investment di Interactive Investor.

"La propensione al rischio nei mercati globali sta pesando sui prezzi del petrolio, che sono scesi di oltre il 2,5%. Più tardi questa settimana, l'attenzione si sposta sulle principali decisioni sui tassi della banca centrale, anche dalla Fed, che dovrebbe aumentare i tassi di 25 punti base nonostante l'incertezza del settore bancario. Nel Regno Unito, gli investitori stanno tenendo d'occhio gli ultimi dati sull'inflazione mercoledì e la decisione sui tassi della Banca d'Inghilterra giovedì".

Così, il FTSE Mib apre in calo del 2,1% 24.949,66.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è in calo dell'1,6% a 40.881,48, lo Small-Cap cede l'1,7% a a 28.935,46 mentre l'Italia Growth è in rosso dello 0,7% a 9.125,55.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in calo dell'1,5%, il CAC 40 di Parigi cede l'1,0%, mentre il DAX 40 di Francoforte è in rosso dell'1,1%.

Intanto in Cina, la People's Bank of China ha dichiarato di aver mantenuto il suo tasso di prestito a un anno - che funge da punto di riferimento per i prestiti alle imprese - al 3,65%. Anche il tasso a cinque anni è rimasto al 4,3%.

Sul fronte macro, l'inflazione annua dei prezzi alla produzione in Germania è rallentata per il quinto mese consecutivo ai minimi in 17 mesi del 15,8% a febbraio dall'incremento del 17,6% del mese precedente e rispetto alle previsioni di mercato di un rialzo del 14,5%, tra aumenti più moderati dei prezzi dell'energia.

Come mostrato lunedì da Destatis, i prezzi dell'energia sono rimasti i maggiori contributori al rialzo, su del 28% dal 32% di gennaio, in particolare la distribuzione di gas naturale col 39% ed elettricità col 27%.

Sul listino principale di Piazza Affari, a parte poche eccezioni rialziste tra cui A2A, le utility e gas Terna, Snam e Italgas, in rialzo dell'1,9%, 1,5%, 0,8% e 0,2%, il listino è tutto in rosso.

BERP Banca è bloccata per volatilità mentre cede il 6,7%. Male UniCredit, che perde il 6,2%, Banco BPM apre in rosso del 5,3% mentre Intesa Sanpaolo e FinecoBank cedono il 3,8% e il 3,7%. Banca Monte Paschi di Siena, alla sua prima seduta sul Mib, arretra col 6,1%.

Male anche i petroliferi, con Eni in calo del 3,2%, Tenaris cede il 2,0% e Saipem perde il 4,0%.

DiaSorin cede il 3,6%. La società ha annunciato venerdì di aver ricevuto l'autorizzazione da parte della Food and Drug Administration statunitense per il test Simplexa Covid-19 & Flu A/B Direct.

Il test rileva e differenzia i virus dell'influenza di tipo A e B e del SARS-CoV-2, fornendo ai medici le informazioni necessarie per determinare il più appropriato decorso terapeutico del paziente.

Sul Mid-Cap, a prevalenza ribassista, gli unici titoli in verde sono Antares Vision, su dell'1,5%, Salcef Group, De' Longhi e Iren, in verde dell'1,3%, 0,8% e 0,6%.

Sul fondo ci sono El.En, in calo del 7,9%, e i bancari. Credem apre in rosso del 4,4%, Banca Popolare di Sondrio è in passivo del 4,1% e BFF Bank scambia in calo del 3,9%.

Fincantieri apre flat a EUR0,52 per azione. La società ha fatto sapere venerdì di aver dato avvio a un nuovo programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione in essere approvati dalla società e in particolare del piano di incentivazione al 2021.

Il piano avrà a oggetto un numero massimo di 10 milioni di azioni, corrispondenti allo 0,6% del capitale sociale della società, e durerà fino al 6 aprile 2023.

Rai Way - in rosso dello 0,4% - ha comunicato giovedì che, al 31 dicembre 2022, i ricavi core sono pari a EUR245,4 milioni, in crescita del 6,7% rispetto ai EUR229,9 milioni dell'esercizio 2021, anche per effetto dell'indicizzazione all'inflazione.

I ricavi riconducibili a RAI, pari a EUR210,5 milioni, beneficiano dell'incremento collegato alle attività di refarming - efficace dal secondo semestre del 2021 - oltre a un contributo una tantum pari a EUR2,0 milioni. I ricavi da clienti terzi si attestano a EUR34,9 milioni, in aumento del 14% grazie al contributo delle nuove reti digitali terrestri regionali.

Sullo Small-Cap, Gequity è in vetta con un rialzo del 7,3%.

Softlab segue e avanza con il 3,7% dopo aver approvato venerdì il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 riportando ricavi in crescita del 25%, passati a EUR23,7 milioni da EUR18,9 milioni dell'anno precedente.

L'utile netto di EUR3,2 milioni è in linea con gli EUR3,1 milioni del 2021, dopo aver registrato proventi della gestione finanziaria netta di EUR239.000 e imposte sul reddito d'esercizio per EUR939.000.

Fidia cede lo 0,7% dopo aver fatto sapere venerdì di aver approvato il bilancio al 31 dicembre 2022, avendo riportato ricavi netti per EUR24,4 milioni di da EUR23,8 milioni nel 2021.

L'utile netto ammonta a EUR5,8 milioni da una perdita per EUR3,5 milioni al 31 dicembre 2021.

Newlat Food è in calo dell'1,1%. Venerdì ha approvato il bilancio relativo all'esercizio concluso il 31 dicembre 2022, e ha riportato nel periodo ricavi consolidati record per EUR741,1 milioni, in miglioramento di oltre il 18% da EUR625,2 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

I ricavi consolidati al 28 febbraio 2023 sono pari a EUR126,7 milioni, in crescita del 23% rispetto all'esercizio precedente.

Tra le PMI, in un listino ancora poco movimentato, SG Company non scambia ancora. La società ha comunicato giovedì che il portafoglio ordini delle commesse contrattualizzate da inizio anno a oggi è di EUR9,6 milioni, superiore del 43% rispetto al dato registrato nel medesimo periodo dello scorso anno, pari a EUR6,7 milioni.

GEL non scambia ancora dopo aver fatto sapere venerdì di aver approvato i risultati al 31 dicembre 2022, riportando un utile netto di EUR700.000 in calo dagli EUR2,0 milioni registrati nel 2021. Il cda, inoltre, proporrà all'assemblea di destinare l'intera cifra a riserva straordinaria.

I ricavi ammontano a EUR17,2 milioni, in diminuzione dell'8,0% dagli EUR18,6 milioni dell'anno precedente.

A New York, il Dow ha chiuso in calo dell'1,2% a 31.861,98, il Nasdaq ha ceduto lo 0,7% a 11.630,51 mentre l'S&P 500 ha chiuso in rosso dell'1,1% a 3.916,64.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in calo dell'1,4% a 27.945,67, l'Hang Seng in rosso del 2,7% a 19.000,71 mentre lo Shanghai Composite è calato dello 0,5% a 3.234,91.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0638 contro USD1,0667 di venerdì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2177 da USD1,2169 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD70,87 al barile contro USD73,50 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.003,04 l'oncia da USD1.959,47 l'oncia di venerdì in chiusura.

Nel calendario economico di lunedì, alle 1100 CET è attesa la bilancia commerciale dell'UE relativa al mese di gennaio.

Nel pomeriggio, alle 1500 CET sono previste aste di BTF francesi e alle 1630 CET quelle dei buoni del Tesoro USA.

A Piazza Affari, sono attesi i risultati di Mondo TV Suisse, Portobello, Softec e Tecma Solutions.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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