MILANO (MF-DJ)--Per ridurre il costo in bolletta dell'energia elettrica l'unica strada è puntare sulle rinnovabili.

E' quanto sostiene Renato Mazzoncini, a.d. di A2A, a margine della presentazione del quinto bilancio di sostenibilitá territoriale di Milano.

"L'unica strada per alleviare incremento del costo dei cittadini sia quello di lavorare sulla parte di bolletta cosiddetta oneri generali di sistema dove c'è uno spazio per potere creare una riduzione", ha detto.

Secondo Mazzoncini "sulle aziende i rincari sono abbastanza 'passanti' nel senso che i rincari sono legati principalmente alla crescita del costo delle materie prime e quindi di gas e olio combustibile che dimostra che abbiamo ancora una strada importante da percorrere sulle rinnovabili".

"Il costo dell'energia", ha aggiunto, "è condizionato dal costo di gas e petrolio e quindi bisogna accelerare sulla transizione" energetica. Nel momento in cui produciamo energia elettrica con il gas compriamo una materia prima che si incrementa e dal punto di vista regolatorio questo finisce in bolletta".

L'a.d. ha sottolineato che "i rincari sono dovuti anche all'incremento del costo della Co2 che è uno degli elementi che dovrebbe consentire di accelerare sulla transizione. Per questo nel piano abbiamo previsto di dimezzare la produzione di Co2 per kwh. Il lavoro che stiamo facendo per ridurre la produzione di Co2 ha un impatto diretto sulla bolletta dei cittadini al ribasso".

A chi gli chiedeva se a suo parere le stime di un +40% sul costo delle bollette siano corrette, Mazzoncini ha spiegato: "il prezzo è molto volatile. In questi giorni abbiamo assistito ad un incremento veramente inaspettato che pare sia legato alla riduzione delle riserve del gas metano in Europa. Storicamente quando ci sono questi incrementi così veloci poi rapidamente si sono riassestati. La stima è corretta se il prezzo resta questo. Però il meccanismo di inseguimento dei prezzi è molto veloce".

"Qualora le riserve di gas metano vengono ripristinate è ragionevole pensare che il prezzo si abbassi. Piú crescono le Rinnovabili piú diventano meno importanti gas metano e petrolio e quindi cala la domanda e il prezzo. Quello che dobbiamo fare è risolvere i problemi di autorizzazioni che stanno bloccando lo sviluppo delle rinnovabili e farle velocemente", ha detto ancora.

"Credo sia molto importante una reattivitá da parte dello Stato per aiutare soprattutto le fasce deboli. Credo che non dobbiamo fare l'errore di scaricare sulle fasce deboli i costi della transizione. A regime i costi della transizione non ci saranno piú. Il giorno in cui ci saranno tutte energie rinnovabili l'energia costerá meno". In questo momento "bisogna di sostenere questa fase di transizione".

Secondo il top manager "le aziende come le nostre oggi sono pronte a decuplicare la velocitá di installazione delle Rinnovabili in Italia che è quello che serve per arrivare al 2030 con il 55% di energia elettrica da rinnovabili. Questo fará abbassare i prezzi dell'energia".

"I bandi", ha aggiunto, "vanno deserti perchè gli impianti non riescono ad avere le autorizzazioni locali. Per poter partecipare ai bandi bisogna avere le autorizzazioni ai bandi e oggi si fa fatica ad averle. Serve una legge di semplificazione che dia certezza di tempo all'iter amministrativo per arrivare a chiudere gli impianti. Al ministro Cingolani questo è molto chiaro e ci aspettiamo che queste leggi di semplificazioni ci siano".

Mazzoncini è assolutamente certo che verrá raggiunta la carbon neutrality nel 2050. "Oggi dal punto di vista della transizione energetica abbiamo tutte le conoscenze tecnologiche per poterlo fare", ha detto.

Sotto il profilo finanziario, l'a.d. ha sottolineato che "abbiamo fatto un'ottima semestrale e l'azienda sta andando molto bene. Il trend continuerá".

Infine Mazzoncini si è soffermato sulla decisione del Consiglio di Stato che ha annullato l'aggregazione tra A2A e AeB, l'utility controllata al 71% dal Comune di Seregno.

"La vicenda AeB da un punto di vista industriale non impatta sulla newco e sulla prosecuzione dell'attivitá dell'azienda. AeB prosegue le sue attivitá come da programma", ha detto.

A chi gli chiedeva se questa decisione possa portare ad uno stop delle operazioni di aggregazione in Italia, il top manager ha risposto: "assolutamente no. La cosa che è stata contesta è che non è stata fatta sul mercato una verifica che non ci fossero altre grandi aziende che potessero essere interessate ad essere partner. Certamente vuol dire che anche nel resto d'Italia, quando si procederá ad operazioni di questo tipo, semplicemente si userá questa vicenda per affinare ulteriormente il processo".

lab

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1415:00 set 2021

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September 14, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)