ROMA (MF-DJ)--Con l'acqua, così come con l'energia, "si devono avere una governance chiara, una regolamentazione efficace e innovazione. Così come nell'energia, anche con l'acqua si deve sapere quale è la direzione, quale è la remunerazione per gli investitori. E questo potrebbe favorire anche l'innovazione".

Lo ha affermato, in un'intervista al Corriere della Sera, l'ad di Cdp, Dario Scannapieco. "Tenga conto che il 60% dell'acqua viene usata in agricoltura. E se lei va in treno da Milano a Roma vede ancora impianti di irrigazione a getto, quando è dimostrato che questi producono sprechi e sono poco efficaci. Sarebbero molto più efficienti impianti a tubi, in qualche caso sotterranei. In generale al sistema idrico italiano servono investimenti e grandi operatori in grado di farli», ha spiegato Scannapieco ricordando che "abbiamo finanziato il consorzio VivereAcqua in Veneto che serve 3,5 milioni di persone. Come pure Acea, A2A, Hera, l'Acquedotto pugliese. Ma vede, troppo spesso veniamo identificati solo come la cassaforte dello Stato".

Cdp "sta cambiando pelle. Siamo anche luogo di competenze e proposte. Quella che viene chiamata una banca promozionale", ha spiegato l'ad, sottolineando che questo "significa capire come stare a fianco del mercato, delle pubbliche amministrazioni, per essere motore di sviluppo. Si devono conoscere quali sono i campi dove l'azione della Cassa può essere più efficace. Si devono indicare, come abbiamo fatto, dei criteri per misurare l'impatto. Che non può essere solo finanziario. Certo che fa piacere annunciare 2,4 miliardi di utile, o darsi come obiettivo di impegnare risorse per 65 miliardi attivando investimenti per 128 miliardi. Ma l'impatto va misurato anche in termini di occupazione creata, sostenibilità, riduzione delle emissioni di CO2, sostegno all'innovazione, anche cambiamento di cultura aziendale.

Per questo stiamo avendo un ruolo importante anche nell'attuazione del Pnrr".

Nell'ambito del Piano di ripresa e resilienza "abbiamo una serie di mandati. Come il piano per i borghi, o il piano dei parchi, lo sviluppo del venture capital in alcuni settori. E poi forniamo consulenza a Ministeri e Regioni ed affianchiamo le amministrazioni locali con il modello sportello tecnico della piattaforma Capacity Italy assieme a Invitalia e MCC. Ma in generale ora lavoriamo con un approccio che non è quello solo del finanziatore. Come facevano una volta i mediocrediti: assieme al banchiere arrivava anche l'ingegnere per valutare i progetti. Dobbiamo avere un valore addizionale e quindi fornire finanziamenti ma anche fare in modo che il mercato, gli investitori privati partecipino ai progetti", ha concluso.

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0808:42 lug 2022


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July 08, 2022 02:42 ET (06:42 GMT)