ROMA (MF-DJ)--È stato presentato oggi nella sede di Utilitalia, la

Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, il progetto pilota "RomeFlex - Reshaping Operational MEthods to run grid FLEXibility", sviluppato da Areti, societá di distribuzione del Gruppo Acea, per realizzare un mercato della flessibilitá della rete elettrica sul territorio di Roma, come previsto dalla delibera Arera 352/2021.

Il distributore potrá quindi utilizzare servizi di flessibilitá per gestire in maniera piú efficace ed efficiente la rete di distribuzione, in particolare potrá utilizzarli per: evitare o risolvere situazioni critiche per la rete (quali congestioni, violazioni dei limiti di tensione, rispristino dell'alimentazione) e in alternativa al potenziamento e/o infrastrutturazione della rete.

Tramite il progetto europeo Platone, Areti è giá impegnata nello sviluppo di soluzioni per favorire la flessibilitá della propria rete di distribuzione attraverso la sua digitalizzazione. A Roma, infatti, sono giá in corso dei test in alcune aree della cittá e con RomeFlex il progetto si estende all'intera Metropoli.

L'obiettivo del progetto RomeFlex è "poter andare assieme ai clienti finali a condividere la gestione della rete" che "sará per noi fondamentale" perchè "se questo progetto avrá successo, noi dovremo

infrastrutturare meno e il cliente finale ne beneficerá a livello

economico", ha detto l'ad di Areti, Massimo Bonato. "Questo progetto per noi distributori, mai come in questo momento, sta diventando fondamentale e necessario per far fronte a quello che ci si prospetta nel futuro" coi picchi di consumo di elettricitá in crescita su Roma dal 2025-2026, ha precisato il manager.

La flessibilitá delle reti, ha proseguito Bonato, permetterá di

"rendere il distributore piú resiliente di fronte a fenomeni sempre piú

comuni dove noi andiamo in crisi e siamo in difficoltá". In parole

semplici, ha esemplificato, "dovrá consentire al distributore di dire a

qualcuno: non consumare qui, ma consuma spostato di 2 ore. Questo ci

permetterá di appiattire i picchi".

"Si stima che al 2032 sulla rete si presenteranno picchi del valore di circa 3.300 MW, significativamente superiore al valore che la rete sará in grado di distribuire", ha spiegato Ercole De Luca, responsabile Sviluppo Sistema Elettrico Areti, e "il solo contributo degli storage consentirebbe di ridurre il carico sulla rete di circa 250 MW, mentre le altre risorse flessibili sarebbero in grado di apportare un ulteriore contributo riducendo i picchi a valori sicuri per la rete". Quindi, ha evidenziato De Luca, "o infrastrutturiamo tutto, oltre 2 mld

di spesa che vanno a RAB", oppure si fa fronte alla "richiesta di

flessibilitá di Roma che esplode dal 2025-26".

La soluzione avanzata da RomeFlex permetterá ai clienti e ai produttori

in media e bassa tensione di partecipare attivamente alla gestione della

rete elettrica e di offrire servizi di flessibilitá, contribuendo così a

garantire l'equilibrio tra domanda e offerta di energia a beneficio del

sistema. Il progetto permette di coinvolgere tutti i clienti che sono in grado di modulare i propri consumi/produzioni (Balancing Service Providers, BSP), dalle singole utenze da 3kW fino ai grandi impianti di generazione o di consumo, offrendo i propri servizi di flessibilitá ad Areti, sia individualmente che in forma aggregata (anche, ad esempio, attraverso comunitá energetiche).

RomeFlex garantisce l'automazione di tutte le fasi di mercato. Grazie all'utilizzo della tecnologia Blockchain sará assicurata la trasparenza e la certificazione di tutte le transazioni economiche e di rendicontazione tecnica dell'avvenuta fornitura del servizio. Il tutto si avvale della piattaforma di contrattazione messa a disposizione di un soggetto terzo quale il GME (Gestore dei mercati energetici).

Il progetto trova la condivisione di altri distributori nazionali di

energia elettrica che potranno mutuarlo sulle rispettive reti nell'ottica

di applicare, a tendere, il modello di mercato e le tecnologie sottese a

tutto il territorio nazionale. RomeFlex "parte con 5 distributori ma non ha limite, l'apertura è totale, è un sistema identico sulle interfacce", ha chiarito De Luca.

Al progetto "RomeFlex" di Areti aderiranno diverse altre aziende associate di Utilitalia e, tra queste, Unareti, Ireti, SET Distribuzione ed Edyna giá hanno espresso la loro adesione. Areti ha pubblicato sul proprio sito internet la consultazione pubblica del progetto e sará possibile inviare osservazioni fino al 31 gennaio prossimo. Dopodichè la società invierá ad Arera la versione finale e, a quel punto, si attenderá la delibera dell'Autoritá per la partenza.

gug

guglielmo.valia@mfdowjones.it


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January 18, 2023 09:00 ET (14:00 GMT)