di Christoph Steitz e Tom Käckenhoff

Thyssenkrupp ha ricevuto manifestazioni di interesse per l'acquisto della controllata italiana dell'acciaio inossidabile AST Terni, nell'ambito di un processo di vendita portato avanti con JP Morgan.

È quanto ha riferito a Reuters nel corso della sua prima intervista Volkmar Dinstuhl, il top manager responsabile del disinvestimento dagli asset non-core del gruppo.

L'azienda ha inoltre avviato una due diligence con i potenziali offerenti per la divisione che costruisce stabilimenti nell'ambito dell'accelerazione di una radicale riorganizzazione con cui punta a vendere o ristrutturare le controllate in crisi nei prossimi due anni, secondo quanto riferito dal manager.

Secondo Deutsche Bank Acciai speciali di Terni, quarta azienda siderurgica in Europa dopo la finlandese Outokumpu, Aperam, con sede in Lussemburgo e la Spagnola Acerinox, potrebbe fruttare tra i 300 e i 600 milioni di euro e richiamare l'interesse delle società rivali italiane o di società di private equity.

Thyssenkrupp è anche disponibile a considerare offerte per i propri asset nel settore dell'automotive e i restanti asset industriali, ha detto Dinstuhl, a capo della divisione "multi-tracks", a cui fanno capo i business che Thyssenkrupp ha messo in vendita.

"Il nostro obiettivo è quello di trovare una soluzione per tutte le nostre attività nei prossimi due anni", ha detto Dinstuhl, indicando, per la prima volta, le tempistiche previste da Thyssenkrupp per la ristrutturazione.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)