FRANCOFORTE (Reuters) -Thyssenkrupp ha annunciato che venderà la controllata italiana dell'acciaio inossidabile Acciai Speciali Terni (Ast) ad Arvedi, nell'ambito della ristrutturazione del conglomerato per liberarsi delle attività 'non core'.

Ast è quarta in classifica tra i produttori europei di acciaio inossidabile dopo la finlandese Outokumpu, la lussemburghese Aperam e la spagnola Acerinox.

Per anni è stata sulla lista dei potenziali candidati alla cessione da parte del gruppo tedesco e rappresenta la voce più importante nella divisione Multi-Tracks del conglomerato tra le attività da vendere, ristrutturare o chiudere.

"Questa transazione ha una logica industriale convincente per il gruppo Arvedi, che diventa più forte completando con successo il suo mix di prodotti", ha detto il presidente Giovanni Arvedi.

"Inoltre, questa operazione è strategica per tutta l'economia italiana e rappresenta un primo passo verso nuovi ed entusiasmanti sviluppi" ha aggiunto.

L'accordo, che riguarda la rete dei distributori dei prodotti Ast in Germania, Italia e Turchia, dovrebbe essere concluso nella prima metà del 2022.

Il valore dell'operazione non è stato reso noto.

Una fonte a conoscenza della trattativa ha detto che le valutazioni su Ast di vari offerenti oscillano tra i 500 e i 700 milioni, senza però rivelare il valore della transazione.

INDUSTRIA STRATEGICA

La fonte ha riferito che Arvedi e l'italiana Marcegaglia hanno entrambe fatto offerte vincolanti, mentre gli offerenti coreani e cinesi si sono ritirati per paura che il governo italiano possa esercitare poteri speciali per proteggere quella che considera un'industria strategica.

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha detto che l'accordo è un passo importante nel rilancio dell'acciaio italiano.

"Accogliamo con favore il fatto che la proprietà sia stata trasferita a un gruppo italiano", ha detto.

Ast impiega circa 2.700 dipendenti e ha registrato un fatturato di circa 1,7 miliardi nell'ultimo esercizio al 30 settembre 2020.

Secondo la nota di Giorgetti, Thyssenkrupp potrebbe ancora decidere di mantenere una quota di minoranza in Ast.

Il conglomerato tedesco ha recentemente concluso una serie di cessioni, compresa la vendita delle attività di tecnologia mineraria alla danese FLSmidth in luglio e la cessione dell'infrastruttura e delle operazioni relative ai componenti di carbonio.

"Questa quarta transazione dimostra ancora una volta, chiaramente, che stiamo lavorando sulle nostre priorità e facendo progressi decisivi nella trasformazione di Thyssenkrupp", ha detto il Ceo Martina Merz.

"La velocità nel focalizzare il portafoglio è cruciale per un processo di cambiamento di successo" ha aggiunto.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Alessia Pé, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)