L'India ha chiesto alle aziende di far funzionare le centrali elettriche a gas sottoutilizzate nei mesi di maggio e giugno e di estendere le operazioni delle centrali a carbone importate fino al 15 ottobre, per soddisfare la prevista elevata domanda di elettricità, secondo due ordini governativi.

La nazione dell'Asia meridionale ha registrato un aumento dell'8% del consumo di elettricità nell'anno finanziario che si è concluso il mese scorso, e si prevede che la domanda aumenti nei caldi mesi estivi.

In un ordine datato venerdì, il Governo ha invocato per la prima volta una clausola di emergenza che obbliga le aziende a far funzionare le centrali elettriche a gas sottoutilizzate importando il combustibile.

L'India ha circa 24 gigawatt di centrali elettriche a gas che sono rimaste inattive o sottoutilizzate per decenni a causa della mancanza di carburante. Le centrali elettriche saranno informate con due settimane di anticipo sui requisiti, in modo da poter importare il gas, si legge nell'ordine.

"Le centrali elettriche a gas sono necessarie per soddisfare il previsto aumento del consumo di energia elettrica nei mesi estivi", si legge nell'ordine.

Torrent e NTPC sono tra le grandi aziende di centrali elettriche a gas.

In un altro ordine, visto da Reuters sabato, il Governo ha invocato una clausola di emergenza che impone a società come Tata Power e Adani Power - che gestiscono impianti a carbone importati con una capacità di quasi 16 gigawatt - di continuare a operare.

Inizialmente, gli impianti potevano operare fino al 30 giugno. (Servizio di Sarita Chaganti Singh; Redazione di William Mallard)